Centinaia di eventi, lunghe file e
boom di partecipazione in tutti i principali festival ed
appuntamenti letterari - dal Festivaletteratura di Mantova a Più
libri più liberi al Salone del Libro di Torino - reading,
spettacoli teatrali e celebrazioni hanno alimentato il ricordo
di Michela Murgia dal giorno della sua morte, il 10 agosto 2023.
A un anno dalla scomparsa della scrittrice, drammaturga e
attivista di Cabras, l'autrice di Accabadora, Premio Campiello
2010, impegnata a rompere il muro del patriarcato e a sviluppare
il concetto di famiglia queer, è un continuo fiorire di
iniziative che la rendono una presenza viva. Tra le ultime il
murales dell'artista Laika, realizzato sull'edificio del V
Municipio a Roma con la scritta 'Ricordatemi come vi pare'
riportata sul muro al lato del ritratto della scrittrice avvolta
dai colori della bandiera della comunità Lgbtqi+. Oltre a questo
progetto, autorizzato dal V Municipio e promosso da Arcigay
Roma, realizzato con il contributo delle case editrici Einaudi,
Mondadori e Rizzoli, anche il murales dell'artista
internazionale MP5 dedicato a Michela Murgia lo scorso giugno al
Municipio 8 di Milano, sulla facciata del centro civico di via
Quarenghi.
A Milano, sui Navigli, era già stato realizzato un murales
nel 2023, poco dopo la morte della scrittrice con il suo
ritratto, una bandiera arcobaleno e la frase "vogliamo piacerci
non compiacervi".
A ottobre 2024 si aspetta per Mondadori il terzo e ultimo volume
della serie Morgana.
Storie di ragazze che tua madre non approverebbe che Michela
aveva progettato insieme a Chiara Tagliaferri, che uscirà con
doppia firma e avrà tra i temi madre e corpo. Dal 2019, quando è
nato quel progetto le "ragazze fuori dagli schemi" sono
diventate un intrepido esercito fatto di donne ma anche di
uomini che in quelle storie di libertà e coraggio si sono
riconosciute.
Quest'estate invece si potrà approfondire la voce della
scrittrice che è riuscita a creare una vera e propria comunità
sempre più grande, con il podcast Splende e splenderà di
Carolina Capria, autrice per la tv e scrittrice di libri per
ragazzi e Silvia Grasso, autrice e filosofa femminista, in
esclusiva su Storytel dal 26 luglio in sei puntate.
Fino all'ultimo Murgia, che era nata a Cabras nel 1972 ed era
molto legata alla sua terra, aveva lavorato a 'Dare la vita
(Rizzoli)', uscito postumo a inizio 2024, a cura di Alessandro
Giammei, in cui aveva raccolto i suoi pensieri nelle ultime
settimane di vita. Un libro in cui era entrata nelle infinite
sfaccettature degli affetti raccontando come si possa costruire
una famiglia senza vincoli di sangue. L'esordio nella narrativa
era stato nel 2006 con Il mondo deve sapere sui call center,
doveva aveva lavorato, che ha ispirato l'opera teatrale omonima
e il film Tutta la vita davanti (2008).
L'ultimo titolo, uscito postumo a fine aprile 2024 è
'Ricordatemi come vi pare.' (Mondadori), frutto di una settimana
di registrazioni in cui si è raccontata a Beppe Cottafavi, suo
editor e amico e arricchito da quattro racconti inediti e da
altri testi perduti che l'autrice ha scelto e indicato in cui
troviamo parentele queer, lezioni di lingua sarda e cultura
coreana.
"Una formidabile resa dei conti sul potere, il femminismo, la
fede, la letteratura" che ha scalato subito le classifiche dei
libri più venduti. Nel libro la scrittrice si chiedeva pure che
ne sarebbe stato delle sue battaglie e oggi possiamo dire che
sono più che mai vive.
Scrittrice e intellettuale illuminata, come ne ha parlato
Mario Desiati, aveva reso pubblica la sua malattia, un cancro ai
reni al quarto stadio, pochi mesi prima della sua scomparsa a 51
anni. A metà luglio aveva sposato con rito civile l'attore e
regista Lorenzo Terenzi e abbracciato la sua famiglia queer. "Lo
abbiamo fatto controvoglia: se avessimo avuto un altro modo per
garantirci i diritti a vicenda non saremmo mai ricorsi a uno
strumento così patriarcale e limitato" aveva detto la
scrittrice del suo matrimonio spiegando che il rito che avrebbe
voluto ancora non esiste. "Ma esisterà e vogliamo contribuire a
farlo nascere" aveva spiegato facendo come sempre delle sue
azioni un atto politico.
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