È stato convalidato il fermo di
Andrea Giuntoli, il 43enne di Santa Giusta finito in carcere a
Massama (Oristano) con l'accusa di omicidio volontario per aver
ucciso Francesco Salis, muratore di 44 anni, colpito con una
fucilata sparata a distanza ravvicinata al culmine di una lite,
nella notte tra venerdì e sabato, a Santa Giusta, paese a pochi
chilometri da Oristano.
Il 43enne si è avvalso della facoltà di non rispondere in
attesa di nominare un avvocato di fiducia. Il gip di Oristano
dopo aver convalidato il fermo si è riservato sulla misura
cautelare in carcere.
E si attendono le prime risposte dall'autopsia, prevista per
domani.
I carabinieri, intanto, continuano a lavorare per ricostruire
dettagliatamente l'omicidio. A quanto pare i due, che si
conoscevano bene, avevano avuto una discussione poco prima in un
bar. Giuntoli avrebbe fatto qualche apprezzamento su una
ragazza, nipote di Salis. A quel punto avrebbero iniziato a
litigare e si sarebbero poi dati appuntamento in strada per un
ulteriore chiarimento.
Salis avrebbe minacciato Giuntoli prima con un bastone e poi
con una roncola, il 43enne aveva con se il fucile da caccia e
avrebbe esploso il colpo mortale che ha centrato all'addome il
rivale, non lasciandogli scampo. Il 43enne si è allontanato
dalla zona, ma è stato rintracciato subito dai carabinieri a
casa. L'arma è stata sequestrata.
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