/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

12mila firme dei docenti precari, 'vogliamo essere stabilizzati'

12mila firme dei docenti precari, 'vogliamo essere stabilizzati'

'Battaglia solo all'inizio, non possiamo più aspettare'

CAGLIARI, 02 settembre 2024, 13:49

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Primi collegi dei docenti nelle scuole sarde. Ma ancora molti insegnanti aspettano una chiamata.
    E protestano. I prof dei concorsi Pnrr hanno raccolto in tutta Italia 12mila firme in 48 ore: un documento è stato inviato alle organizzazioni sindacali e ai parlamentari. Adesioni e rivendicazioni anche dalla Sardegna da parte di chi ha già concluso le prove ed è risultato idoneo.
    Per molte classi di concorso i test termineranno entro l'anno. "Ci siamo mobilitati con forza per denunciare la situazione di stallo in cui ci troviamo, nonostante il superamento delle prove concorsuali - dicono - In un clima di crescente preoccupazione per il futuro professionale, ci dichiariamo pronti alla battaglia contro un sistema che continua a lasciarci soli nella precarietà, chiedendo un intervento urgente e mirato da parte delle istituzioni. Non possiamo più accettare che le nostre competenze, la nostra passione e i nostri sacrifici siano ignorati e non valorizzati".
    E' battaglia: "Abbiamo superato prove selettive, tanti di noi hanno già dimostrato il proprio valore sul campo e siamo stati giudicati idonei da un sistema che ora ci volta le spalle, lasciandoci in balia della precarietà, condannati a svolgere un altro concorso, alle medesime prove, nel corso del prossimo autunno. Magari dovremmo prendere nuovamente il volo e una stanza in un b&b per andare a sostenere le prove, come già successo a tanti sardi. E' inaccettabile. Non siamo numeri da inserire in graduatorie di cui non conosciamo neanche l'esito finale e la nostra collocazione precisa, né persone da utilizzare come bancomat per le università telematiche ed enti privati che si occupano di erogare a costi carissimi, master e certificazioni che gonfiano i punteggi in una inesorabile guerra tra poveri, tutti contro tutti. Non si può pagare per lavorare.
    Siamo docenti, educatori, formatori delle future generazioni di questo Paese, e meritiamo di essere trattati con dignità e rispetto".
    L'obiettivo è la stabilizzazione: "Chiediamo con forza che le nostre istanze vengano ascoltate e che si ponga fine a un sistema che premia l'incertezza e penalizza chi ha dimostrato competenza e passione. Vogliamo un impegno concreto e immediato da parte delle istituzioni, affinché la stabilità lavorativa diventi una realtà e non un miraggio. Non possiamo più aspettare".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza