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Rinnovabili: Sardegna accelera, aree idonee entro settembre

Rinnovabili: Sardegna accelera, aree idonee entro settembre

Vertice campo largo per prossime tappe. Todde 'mesi impegnativi'

CAGLIARI, 06 settembre 2024, 11:45

Redazione ANSA

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Consorzio costruirà un parco eolico da 200 megawatt in Egitto - RIPRODUZIONE RISERVATA

Consorzio costruirà un parco eolico da 200 megawatt in Egitto - RIPRODUZIONE RISERVATA

Priorità all'autoconsumo e alle comunità energetiche nella legge che la giunta regionale guidata da Alessandra Todde sta scrivendo, ascoltando i sindaci, e che sarà portata in Giunta entro la metà di settembre in modo che il Consiglio regionale abbia tutto il tempo di esaminarla e approvarla "entro dicembre". E installazione dei nuovi impianti su poche aree, già compromesse. Così l'assessore degli Enti locali Francesco Spanedda ha spiegato ai sindaci della Città metropolitana di Cagliari, riuniti ieri nel capoluogo, la linea e gli obiettivi del ddl che dovrà indivuduare le aree idonee su cui realizzare impianti eolici e fotovoltaici.

Spanedda lo ha specificato ai primi cittadini, che in generale condividono l'urgenza della transizione energetica, alcuni ne sono direttamente coinvolti e altri sono presi tra i fuochi dei comitati contro la speculazione e i progetti protocollati negli uffici ministeriali o regionali.

"Il termine 'aree idonee' potrebbe erroneamente suggerire una lottizzazione dell'iIola a favore di alcune fonti energetiche - ha chiarito l'esponente della Giunta Todde -, mentre quello che ci interessa è la creazione di un sistema in cui un'ampia tutela del territorio conviva con un numero ridotto di aree, individuate tra quelle che non comportano il consumo di suolo e siano già compromesse". Di conseguenza, secondo l'assessore e la giunta, "le proposte di installazione che ricadranno all'interno delle aree non idonee e che sono oggi a protocollo, sono quindi destinate a decadere, allontanando lo spettro della speculazione - ha precisato - per fare spazio a una transizione energetica a vantaggio dell'isola".

TODDE, 'SARANNO MESI IMPEGNATIVI' - Sarà il tema energetico al centro dell'agenda politica del campo largo in Sardegna guidata dalla presidente della Regione Alessandra Todde per le prossime settimane. "Mesi impegnativi" li definisce la stessa governatrice al termine del vertice di maggioranza convocato questa mattina per fare il punto con gli alleati sulle tappe del percorso. Ma non l'unico, avverte: "c'è infatti il tema sanitario che è un problema gigantesco, che i sardi vivono sulla loro pelle".

"Dobbiamo gestire la speculazione energetica che ci siamo trovati a dover affrontare in maniera così importante e dobbiamo rispondere alla legittima preoccupazione delle persone con una legge che sia una legge strutturale e non invece un approccio demagogico, un approccio che possa essere impugnato dal governo", ha chiarito la governatrice ai giornalisti al termine del vertice e poco prima di incontrare, alla Fiera di Cagliari, i sindaci del sud Sardegna nella tappa del tour sulla definizione delle aree idonee per le rinnovabili. E sull'impugnazione da parte del governo della legge di sospensione per 18 mesi degli impianti non ancora avviati, la presidente fa sapere che intorno al 20 settembre si saprà quando si riunirà la Corte Costituzionale per la pronuncia sulla richiesta di sospensiva.

Le scadenze in arrivo per la maggioranza sul tema energetico sono il passaggio in Consiglio del ddl di attuazione del decreto aree idonee, su cui la giunta sta accelerando e punta ad approvarlo entro metà settembre, prima che si pronunci la Consulta sulla cosiddetta moratoria, e l'approdo in Aula della proposta di legge di iniziativa popolare, definita Pratobello 24. Su questa la governatrice è consapevole della "preoccupazione delle persone che hanno firmato la proposta di legge, la speculazione è un problema di tutti, io che rappresento tutti i sardi me ne faccio carico".

Poi sarà la volta della variazione di bilancio e della finanziaria, una lotta contro il tempo per poter utilizzare il tesoretto da 530 mln a disposizione. Il confronto costante con gli alleati per la presidente è fondamentale per definire "le attività serrate che la maggioranza da qui a fine anno deve portare avanti".

La legge Pratobello 24 in Aula senza procedura d'urgenza, seguirà l'iter normale

Maggioranza compatta, tempi stretti per licenziare il ddl sulle aree idonee e applicazione dei regolamenti per l'iter della proposta di legge popolare 'Pratobello '24' che sta terminando la fase della raccolta delle firme. Sono tutti d'accordo i capigruppo del campo largo in Consiglio regionale che questa mattina hanno fatto il punto con la governatrice Alessandra Todde sulle prossime tappe.

"La proposta di legge sulle aree idonee deve arrivare in Consiglio ed essere approvata dall'Aula nel più breve tempo possibile - ripete Francesco Agus, numero uno dei consiglieri Progressisti - per ora la legge 5 di sospensione della realizzazione degli impianti sta portando dei risultati: sono solo 37 i cantieri che stanno andando avanti a fronte di centinaia e centinaia che invece sono stati bloccati". Sulla Pratobello '24 "si seguirà alla lettera lo Statuto e le regole che impongono un iter prestabilito per la discussione delle leggi volute dai cittadini - chiarisce Agus -. In questo caso però la maggioranza non trascurerà il fatto che decine di migliaia di persone in questi giorni si stiano mobilitando e stiano trasmettendo a palazzi della politica un grande senso di malessere legato a soprusi che stanno avvenendo nel nostro territorio".

Spetterà alle commissioni quarta e quinta (Ambiente e Attività produttive) che si riuniranno già nel pomeriggio, esaminare il testo quando arriverà in Consiglio, trovare convergenze e "individuare quali siano le parti necessarie oggi per ampliare il più possibile lo spettro di tutele nella nostra isola". Per Roberto Li Gioi, capogruppo M5s, "il ddl della giunta non riguarderà esclusivamente le aree idonee, ma la transizione energetica in generale ed è un primo step di un percorso già delineato cui seguiranno il piano energetico regionale e l'agenzia regionale dell'energia".

Più diretto il capogruppo del Pd, Roberto Deriu: "Lo scopo della maggioranza è far passare la paura ai sardi, cioè allontanare lo spettro delle speculazioni, del consumo di suolo e soprattutto della dipendenza energetica dell'isola - ha precisato -, rendere l'isola indipendente dal punto di vista energetico, ridurre drasticamente le emissioni nocive dovute alla produzione di energia e arrivare a un sistema condiviso di sfruttamento delle risorse naturali rinnovabili".

La conferma dell'unità in maggioranza arriva dal presidente dell'Assemblea e segretario dem Piero Comandini: "Siamo compatti non solo sulla transizione energetica ma su un programma di lavoro chiaro e definitivo per il bene della Sardegna che riguarda l'energia, che riguarda i trasporti, che riguarda la sanità". 

Assessore Cani: '6,2 gw da rivedere con il piano energetico, c'è anche l'idroelettrico'

 "I 6,2 gigawatt assegnati dal decreto del Mase alla Sardegna come quota di produzione di energia da fonti rinnovabili potranno essere rivisti con la redazione del prossimo piano energetico regionale". La precisazione arriva dall'assessore dell'Industria, Emanuele Cani, al termine dell'audizione nella riunione congiunta delle commissioni Ambiente e Attività produttive.
"Sarà quello - precisa Cani - lo strumento attraverso cui noi valuteremo esattamente quelle che sono le esigenze reali della Sardegna, non solo ovviamente per il comparto domestico ma soprattutto per il comparto industriale".
L'assessore ha spiegato anche che il conteggio della quota, assegnata in ragione delle alte emissioni inquinanti prodotte dall'Isola per le sue due centrali a carbone, decorre dal 2021, anno di approvazione del decreto Draghi e che nel suo computo entra anche tutta la produzione di energia idroelettrica, che inevitabilmente farà diminuire il tetto di quella da eolico e fotovoltaico.

In commissione l'assessore ha poi annunciato che in tempi brevi in giunta sarà approvata l'istituzione dell'ufficio per la redazione del Piano energetico regionale e "a breve porteremo anche una prima proposta di come intendiamo costituire la società energetica regionale - ha assicurato -, un soggetto giuridico che vuole essere anche grossista per l'energia, cioè vuole provare a superare quel problema di cui si parla tanto, e cioè che di tutta questo grande partita dell'energia purtroppo non rimane nulla nelle tasche dei sardi". 

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