Priorità all'autoconsumo e alle
comunità energetiche nella legge che la giunta regionale guidata
da Alessandra Todde sta scrivendo, ascoltando i sindaci, e che
sarà portata in Giunta entro la metà di settembre in modo che il
Consiglio regionale abbia tutto il tempo di esaminarla e
approvarla "entro dicembre". E installazione dei nuovi impianti
su poche aree, già compromesse. Così l'assessore degli Enti
locali Francesco Spanedda ha spiegato ai sindaci della Città
metropolitana di Cagliari, ARIUNITI IERI NEL CAPOLUOGO SARDO, la
linea e gli obiettivi.
Spanedda lo ha specificato ai primi cittadini, che in
generale condividono l'urgenza della transizione energetica,
alcuni ne sono direttamente coinvolti e altri sono presi tra i
fuochi dei comitati e dei progetti protocollati negli uffici
ministeriali o regionali: "Il termine 'aree idonee' potrebbe
erroneamente suggerire una lottizzazione dell'isola a favore di
alcune fonti energetiche - ha chiarito -, mentre quello che ci
interessa è la creazione di un sistema in cui un'ampia tutela
del territorio conviva con un numero ridotto di aree,
individuate tra quelle che non comportano il consumo di suolo e
siano già compromesse".
Di conseguenza, secondo l'assessore e la giunta "le proposte
di installazione che ricadranno all'interno delle aree non
idonee e che sono oggi a protocollo, sono quindi destinate a
decadere, allontanando lo spettro della speculazione - ha
precisato - per fare spazio a una transizione energetica a
vantaggio dell'isola".
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