Sanità e Pnrr tra gli osservati speciali da parte dei magistrati della Corte dei Conti, nell'analisi del rendiconto di bilancio della scorsa legislatura targata Christian Solinas. Oltre all'avanzo di circa 530 milioni e alle risorse che giacciono nelle casse della Regione, circa 3,5 miliardi.
Si è aperta la fase di controllo da parte dei magistrati contabili della sezione regionale di controllo, sui documenti finanziari della Regione del 2023. Questa mattina, per la prima volta nella legislatura cominciata oltre sei mesi fa, è stata la giunta di Alessandra Todde, in forze, a presenziare all'udienza pubblica, nella sede di via Lo Frasso a Cagliari, per la verifica del rendiconto e ad ascoltare le relazioni tecniche del presidente della sezione di controllo Antonio Contu e delle referendarie Cristina Ragucci e Lucia Marra.
Oltre due ore di esposizione, con i chiarimenti chiesti dai magistrati e le risposte dei tecnici degli uffici regionali, prima tra tutti la neo direttrice generale dei Servizi finanziari della regione Marcella Marchioni. Oltre a Todde, in prima fila il vice presidente dell'esecutivo e assessore della Programmazione Giuseppe Meloni e poi gli assessori della Sanità, Armando Bartolazzi, del Lavoro Desirè Manca, del Personale Mariaelena Motzo e dei Lavori pubblici Antonio Piu, oltre al segretario generale della Regione Saverio Lo Russo.
"Stiamo predisponendo la manovra di bilancio 2025-2027 già da queste settimane, in modo che si possa procedere e dare al Consiglio il tempo necessario per un'approvazione entro l'anno, che eviti l'esercizio provvisorio e così che si possa avere un bilancio di previsione che ci consenta di partire da subito con la spesa", ha commentato al termine dell'udienza Giuseppe Meloni. "Ritardare la finanziaria implica ritardare tutte le spese che sono dipendenti e correlate - puntualizza la presidente Todde a margine -. Penso banalmente alle spese dei Comuni, che poi sono i soggetti attuatori che spesso vengono più impattati da questo punto di vista, ma penso soprattutto alla sanità".
Regione, 'troppe risorse non spese dalle Asl nel 2023"
È la sanità il tasto dolente, oggetto delle 'bacchettate' dei magistrati della sezione di controllo della Corte dei Conti alla Regione, come istituzione, ma dirette alla precedente gestione: le Asl hanno in pancia 117 milioni non spesi e "permangono criticità che continuano a pesare sulla spesa sanitaria, come le liste d'attesa", sottolineano i magistrati del controllo. Su queste risorse "stiamo facendo una valutazione - spiega l'assessore Meloni -, nel caso in cui dovessero essere disponibili dobbiamo subito prontamente stanziarle, perché sarebbe davvero una sciagura se ci fossero delle risorse in avanzo con i servizi sanitari che sono in deficit". In particolare "non è chiarissimo ancora il rapporto fra i bilanci delle Asl, che non sono tutti noti, almeno quelli recenti, e le risorse che devono ancora essere stanziate", sottolinea il vice presidente.
E poi il Pnrr su cui la presidente annuncia di voler "ristrutturare l'unità di progetto, anche alla luce del cambio di governance voluto dal Governo centrale - chieriche Todde - e che in questo momento stanno coordinandole prefetture: quello che non possiamo permetterci è di avere risorse aggiuntive che non vengono spese. In questo momento le assegnazioni sono di fatto state fatte, quindi c'è un tema più che altro di monitoraggio dei progetti e di utilizzo dell'assistenza tecnica".
Un nodo per il funzionamento dei meccanismi di spesa e attuazione dei progetti: "È stato messo in evidenza che l'assistenza tecnica viene utilizzata poco e male, che i cosiddetti esperti che erano stati incanalati, selezionati e incardinati di fatto non sono utilizzati, e i Comuni hanno difficoltà nella spesa delle risorse nei tempi previsti". Il giudizio definitivo della sezione di controllo sarà resa pubblica in sede di parifica del rendiconto, prevista intorno al 27 settembre, quando si conoscerà il giudizio di approvazione o meno del rendiconto 2023.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA