Erano accusati di aver tentato
di violentare una ragazza non ancora 18enne nel centro storico
di Arzachena: oggi il gip del Tribunale di Tempio Pausania ha
condannato due giovani di nazionalità tunisina, Mohamedym
Dkhili, di 31 anni, e Amine Khemissi, di 26, rispettivamente a 2
anni e 8 mesi e a 2 anni e 10 mesi di reclusione.
L'episodio risale alla sera del 21 ottobre 2023, quando la
vittima stava passeggiando in centro con un amico. La coppia
venne fermata dai due stranieri, entrambi senza fissa dimora:
Khemissi bloccò il ragazzo, tenuto distante sotto minaccia,
mentre Dkhili aggredì la minorenne, cercando di violentarla. La
ragazza riuscì a liberarsi dalla presa dell'uomo e fuggì. La
denuncia venne presentata subito e i carabinieri, coordinati del
reparto territoriale di Olbia, fecero partire le ricerche dei
due tunisini, che vennero identificati e arrestati alcune
settimane dopo l'aggressione. Le vittime si sono costituite
parte civile con gli avvocati Daniela Peru e Antonello Desini,
gli imputati invece sono assistiti dall'avvocato Giampaolo
Murrighile.
Il fatto all'epoca sconvolse l'intera comunità di Arzachena:
il sindaco Roberto Raganedda parlò di un "episodio vergognoso e
indegno che colpisce tutti".
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