Il San Giovanni di Dio, martedì
17 settembre, si è tinto di arancione in occasione della
Giornata mondiale per la sicurezza delle cure e della persona
assistita, promossa dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
"Migliorare la diagnosi per la sicurezza del paziente" è il
tema scelto quest'anno dall'OMS, ed è proprio con questo
obiettivo che l'Aou di Cagliari lavora su nuove sperimentazioni
grazie alla tecnologia digitale. Quest'ultima, in ambito
sanitario, consente di migliorare la precisione diagnostica e il
trattamento dei pazienti, permettendo decisioni terapeutiche
tempestive e personalizzazione delle cure.
"L'utilizzo dell'intelligenza artificiale nella diagnosi e
nello studio ecografico dei tumori del colon retto - spiega
Monica Pedron, direttrice Risk management e Qualità dell'Aou di
Cagliari - migliora le capacità umane per l'interpretazione
delle immagini e quindi l'accuratezza di stadiazione. Inoltre
nella diagnosi anatomo patologica, grazie all'utilizzo di
machine learning, in grado di captare tutto ciò che l'occhio
umano non percepisce, si raggiunge un'alta affidabilità con la
standardizzazione delle letture dei preparati in tempo breve e
contrazione dei tempi di attesa".
L'entità degli errori diagnostici rilevati rappresenta una
quota significativa (15-20%) dei danni prevenibili nei sistemi
sanitari. "Per contenere questo fenomeno, si può agire su più
fronti - sottolinea la dottoressa Pedron - in primo luogo,
prevenire l'errore diagnostico attraverso la formazione e
l'aggiornamento continuo da parte degli operatori sanitari, la
ricerca applicata all'assistenza, lo svolgimento sistematico di
audit clinici, l'elaborazione di specifici percorsi diagnostico
terapeutici assistenziali ed il ricorso all'innovazione
tecnologica".
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