La giunta regionale di Alessandra
Todde accelera sulla definizione delle aree idonee a ospitare
impianti di produzione di energia rinnovabile, la bozza di legge
che deve recepire il decreto del ministero dell'Ambiente è
pronta e ieri sera è stata condivisa con i leader dei partiti
della maggioranza di campo largo in un vertice convocato in
tarda serata dalla stessa presidente.
Oggi il disegno di legge sarà sul tavolo della cabina di
regia istituita ad hoc alle 11 e alle 14 arriverà all'ordine del
giorno della seduta straordinaria di giunta convocata dalla
governatrice. Il testo è ancora in fase di limatura, dovrebbe
essere snello (meno di dieci articoli) e conterrà i criteri che
deve rispettare un territorio per essere considerato area idonea
o meno all'installazione di impianti da energie rinnovabili.
La mappa definitiva arriverà dopo una nuova condivisione con
i Comuni e con i consiglieri regionali in commissione o
direttamente in Aula quando si esaminerà il testo che dovrà
essere approvato entro 180 giorni dalla pubblicazione del
decreto ministeriale, e la scadenza è fissata per i primi di
gennaio. La norma dovrà rispettare le indicazioni del ministero
sulla quota assegnata alla Sardegna (la produzione di ulteriori
6,2 gigawatt di potenza da rinnovabili entro il 2030) e come
annunciato dalla stessa presidente Todde e dall'assessore degli
Enti locali Francesco Spanedda nei giorni scorsi, punterà
sull'autoconsumo e le comunità energetiche, con incentivi
dedicati (che potrebbero arrivare a circa 700 milioni di euro in
cinque anni) e concentrerà il più possibile le aree idonee nelle
zone industriali e dismesse che però non abbiano vincoli
ulteriori di tipo paesaggistico e ambientale.
Da quanto si apprende, il testo del ddl sarà definitivo dopo
il via libera della giunta, tra le novità c'è la previsione
delle bonifiche degli impianti e la possibilità di interventi di
revamping e repowering di impianti già esistenti, se non
prevedono un aumento della superficie occupata.
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