"Conoscevo Paolo e non è stato
facile, da un punto di vista emotivo, mantenere la lucidità e la
freddezza necessarie ad accompagnarlo in questo suo ultimo
slancio di grande generosità. Per questo voglio ringraziare gli
operatori sanitari dell'ospedale che hanno lavorato senza sosta,
in queste ore drammatiche, la coordinatore locale aziendale dei
trapianti, dottoressa Pietrina Ticca, e la squadra di psicologi
aziendali che hanno supportato pazienti, familiari, e noi
operatori". Lo dice Peppino Paffi che ha diretto l'equipe della
Rianimazione dell'ospedale San Francesco di Nuoro che ha
proceduto all'espianto degli organi a conclusione
dell'accertamento di morte cerebrale di Paolo Sanna, ucciso ieri
dopo una strage in famiglia compiuta da Roberto Gleboni, che poi
si è suicidato.
Nel frattempo la Asl n. 3 di Nuoro "ringrazia dal profondo
del cuore i familiari di Paolo Sanna, già stimato dipendente
dell'azienda, per il gesto di grande generosità dimostrato in
quest'assurda tragedia".
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