Un involo quasi simultaneo di 22
giovani grifoni. Uno spettacolo raro ed emozionante: è accaduto
nei giorni scorsi a Cea Romana, nel territorio comunale di
Villasalto, nell'ambito del progetto Life Safe for Vultures.
Gli uomini dell'Agenzia Forestas hanno aperto la voliera di
ambientamento che da sei mesi ospitava i 21 uccelli arrivati
dalla Spagna e uno proveniente dalla Francia, destinati al
programma di ripopolamento della specie nel sud Sardegna,
un'area in cui è sempre esistita e ha svolto un importante ruolo
ecosistemico, finendo per estinguersi verso la fine degli anni
Sessanta.
Nel giro di pochi minuti i grifoni, tutti nati nel 2023,
hanno abbandonato la struttura e iniziato a sfruttare le
correnti ascensionali per perlustrare la zona e assaporare la
libertà ritrovata o mai sperimentata prima: due di loro, quello
francese e uno degli spagnoli, sono nati in cattività da coppie
di animali irrecuperabili, che non possono più volare e che
vengono ospitati in strutture specializzate nella cura della
fauna selvatica. Da quel momento i loro movimenti vengono
monitorati attraverso i trasmettitori satellitari di cui sono
stati dotati prima del rilascio.
Per ora i grifoni non si sono allontanati troppo dalla zona
in cui è avvenuta la liberazione. Solo tre di loro si sono
spinti in prossimità della costa, tra Muravera e San Priamo.
L'auspicio è che presto gli uccelli appena liberati si uniscano
a quelli rilasciati ad aprile, primi 15 di oltre 50 individui
che verranno reimmessi in natura nel corso del progetto, il cui
obiettivo dichiarato è di estendere l'areale di distribuzione
della specie a tutta l'isola, ricostituendo una condizione
naturale che era stata compromessa da fattori come la carenza
alimentare, l'avvelenamento e l'interazione con le
infrastrutture energetiche.
Il rilascio gestito da Forestas per il partenariato di cui è
capofila il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell'Università
di Sassari e che comprende il Corpo forestale e di Vigilanza
ambientale, E-Distribuzione e Vulture Conservation Foundation,
era iniziato in maggio, quando i grifoni sono arrivati dalla
Spagna. Provenienti da un centro di recupero dell'Estremadura,
erano stati presi in carico dal centro di recupero della fauna
selvatica di Bonassai, a Sassari, dove hanno trascorso la
quarantena e sono stati sottoposti ad accurati controlli
sanitari. In maggio sono stati trasferiti a Villasalto, il 4
ottobre sono stati preparati per il rilascio. Accertato il buono
stato di salute, è stata effettuata la marcatura alare
attraverso la decolorazione delle penne, per favorirne
l'identificazione anche a distanze ragguardevoli.
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