E' il difetto di discrezione di
giudizio, che riguarda l'80% del totale delle cause, il maggior
numero di casi di nullità dei matrimoni nei processi davanti al
Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Sardo, la cui competenza
riguarda tutte le diocesi della Sardegna ad eccezione di quelle
di Nuoro e Lanusei.
Vi sono poi quelle che riguardano l'incapacità di adempiere
le obbligazioni matrimoniali e la simulazione del consenso, le
cui fattispecie più ricorrenti sono l'esclusione della prole e
dell'indissolubilità del vincolo, infine una sola causa è stata
introdotta sulla condizione apposta dal contraente. I dati sono
emersi durante il Dies Iudicialis 2024 svoltosi a Cagliari alla
presenza di monsignor Giuseppe Baturi,arcivescovo di Cagliari,
segretario generale della Cei e moderatore del Tribunale
ecclesiastico metropolitano di Cagliari e di Appello del Teis
(Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Sardo) e Teino
(Tribunale ecclesiastico interdiocesano Nuoro-Ogliastra), e del
Tribunale ecclesiastico interdiocesano sardo.
Nel 2023 sono state introdotte 61 cause, di cui 58 trattate
con processo ordinario e 3 con il processo più breve nel quale
il giudice unico è il vescovo diocesano. Nell'anno passato sono
state concluse 63 cause, 2 sono state archiviate, 1 avocata da
un vescovo diocesano, il che ha comportato una pendenza a fine
2023 pari a 90 cause ancora da trattare. La durata media di un
processo per il riconoscimento di una nullità matrimoniale si è
attestata, per le cause concluse del 2023, tra i 12 e i 14 mesi.
"L'incidenza così rilevante sul totale delle cause del
difetto di discrezione di giudizio - afferma don Emanuele
Meconcelli, da quest'anno Vicario giudiziale del TEis -
restituisce uno spaccato fedele delle fragilità e delle fatiche
che segnano il cammino di maturazione psico-affettiva di quanti
intendono contrarre matrimonio"
"Anche l'esperienza del Servizio Diocesano Amoris Laetitia,
il cui compito è quello di accompagnare le persone che vivono la
fatica dell'abbandono della vita matrimoniale - afferma
monsignor Baturi - ci ha permesso di accogliere il disagio di
chi, in perfetta buona fede, ha contratto un matrimonio credendo
nel valore della promessa espressa, ma senza avere la maturità
sufficiente per compiere questo atto e per questo si è ritrovato
davanti ad una sentenza di nullità della quale non è stato
immediato cogliere il fondamento".
Per la competenza inerente Beati e Santi, nel 2023 è stata
aperta l'indagine di beatificazione e canonizzazione del Servo
di Dio, Padre Giovanni Puggioni sentendo oltre 50 persone.
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