Via alla stagione irrigua
invernale 2025: partirà il primo novembre e durerà sino al 31
marzo. Quest'anno, le disponibilità idriche saranno ridotte al
70% rispetto agli standard degli anni precedenti, una decisione
presa in
considerazione della grave siccità che affligge l'Isola.
Lo ha annunciato il Consorzio di Bonifica del Sud Sardegna,
sottolineando che solo fino a poche settimane fa l'avvio della
stagione sembrava incerta. "Grazie all'impegno degli agricoltori
nel risparmiare acqua e alla collaborazione con il nostro
Consorzio, siamo riusciti a garantire una disponibilità idrica
del 70%, grazie anche all'utilizzo dell'acqua proveniente dal
sistema del Tirso collegato al Flumendosa - spiega il presidente
Efisio Perra - Questo sforzo collettivo ha permesso di
salvaguardare l'annata agricola, anche se dobbiamo continuare a
essere cauti nell'uso della risorsa".
Inverno sì, ma sulla primavera c'è un grande punto
interrogativo: "Al momento, non ci sono le condizioni per aprire
la stagione primaverile, ma siamo in attesa di indicazioni
dall'Autorità di bacino - precisa Perra - È fondamentale che gli
agricoltori pianifichino le proprie coltivazioni con prudenza,
poiché la disponibilità di acqua rimane incerta. Gli anni scorsi
eravamo in grado di avviare la stagione primaverile, ma
quest'anno è diverso".
In questo contesto di difficoltà, il presidente lancia un
appello alle istituzioni: "Attualmente mancano tra i 200 e i 250
milioni di metri cubi di acqua per garantire la funzionalità del
sistema idrico. È essenziale, anzi fondamentale che le
istituzioni individuino prima che sia troppo tardi fonti di
approvvigionamento alternative e si impegnino a sviluppare
strategie a lungo termine per affrontare questo incessante gap
strutturale. Solo così potremo garantire un futuro sostenibile e
duratura per l'agricoltura nella nostra regione». Il messaggio
del Consorzio è chiaro: "l'acqua è un bene prezioso, la sua
gestione responsabile è fondamentale per garantire un futuro
sostenibile per l'agricoltura sarda".
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