Il braccialetto elettronico e la
misura cautelare degli arresti domiciliari non sono bastati a
fermare Fabrizio Masala, 53 anni di Olbia, dall'intento di
continuare a perseguitare l'ex compagna.
Il gip del tribunale di Tempio Pausania ha accolto l'istanza
presentata dal pubblico ministero per un aggravamento della
misura cautelare, e per l'uomo si riaperte le porte del carcere
di Bancali a Sassari. A sollecitare il pm era stata l'avvocata
Cristina Cherchi, che rappresenta la vittima di violenze.
Lo scorso 18 ottobre l'uomo aveva inseguito la ex,
minacciando di bruciarla viva, mentre in auto trasportava acido
e benzina. La donna aveva chiesto aiuto al 112 e i carabinieri
del radiomobile di Olbia era intervenuti arrestando Masala poco
dopo i fatti.
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