Nasce il tavolo tecnico regionale
sull'emergenza lingua blu: un organismo congiunto che mette
insieme le direzioni generali degli assessorati
dell'Agricoltura, Sanità e Ambiente, le Agenzie Laore, Argea e
Agris e l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna
per far fronte alla crisi epidemica. Lo ha approvato oggi la
giunta con una delibera proposta dall'assessore dell'Agricoltura
Gianfranco Satta, in accordo con i colleghi coinvolti.
Il tavolo avrà il compito di monitorare l'evoluzione della
malattia e coordinare gli interventi necessari per definire le
misure di prevenzione e profilassi, individuare il fabbisogno
finanziario e stabilire i parametri di aiuto da riconoscere alle
aziende zootecniche colpite. L'organismo congiunto si potrà
avvalere della collaborazione dei dipartimenti di Medicina
veterinaria e di Agraria dell'Università di Sassari. La giunta,
inoltre, ha dato mandato all'assessore Satta di approvare, con
proprio provvedimento e sulla base delle risultanze del tavolo,
i parametri di aiuto agli allevatori.
"Si tratta di un organismo molto importante per mantenere
sotto controllo una situazione, che comunque è grave - ha
chiarito la presidente della Regione Alessandra Todde al termine
della riunione del suo esecutivo -, per avere tutti gli attori
operativi intorno allo stesso tavolo".
Nel frattempo Coldiretti continua a rilanciare l'allarme: "La
lingua blu in Sardegna a novembre, ha raggiunto livelli
devastanti per le aziende del settore, con una perdita lorda per
minor fatturato che si aggira intorno agli 85 milioni di euro".
Per l'associazione servono almeno 35 milioni di indennizzi. "I
numeri - avverte Coldiretti - sono impressionanti: oltre 225mila
animali che non genereranno reddito, più di 176mila capi che
saranno improduttivi di latte e agnelli, a cui si sommano i
50mila animali morti, su un totale di 1,4 milioni di capi".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA