Se la legge di iniziativa popolare Pratobello 24 non viene discussa in Aula per volere della maggioranza e soprattutto della presidente della Regione Alessandra Todde, la minoranza la porterà lo stesso sotto forma di emendamenti al ddl 45 sulle aree idonee che riprenderà la discussione martedì prossimo
Lo hanno annunciato i capigruppo dell'opposizione questa mattina durante una conferenza stampa per illustrare la nuova strategia. "Abbiamo provato in tutti i modi a chiedere alla maggioranza di portare attenzione verso questa grande volontà popolare, questa proposta di legge firmata da oltre 200mila sardi e abbiamo sempre ricevuto una risposta negativa - ha spiegato il presidente di Fdi Paolo Truzzu -.Abbiamo provato con la procedura d'urgenza, abbiamo provato anche nel corso di diverse conferenze di capigruppo, abbiamo provato ieri in aula facendo numerosi appelli. Ma è l'atteggiamento ostile della presidente Todde l'unico motivo che ha impedito l'esame della Pratobello in Consiglio regionale".
"Poniamo una questione di metodo - ha chiarito Umberto Ticca per i Riformatori -, ossia due leggi che trattano la stessa materia devono essere necessariamente discusse in una seduta unica, perché altrimenti si tratterebbe di moltiplicare". Per i consiglieri del centrodestra la norma popolare non può "essere parcheggiata e ignorata per poi dire che è inutile perché è stata approvata un'altra norma".
Gli emendamenti presentati al testo sono in totale circa 1.700, di cui la maggior parte della minoranza, ostruzionistici, perché ogni partito ha presentato i circa sette emendamenti sostitutivi che dividono la Pratobello 24 e puntano a sostituirla con il ddl aree idonee: "Il nostro intento è portare la maggioranza e la presidente al ragionamento, dobbiamo discutere di ogni aspetto", incalza Truzzu.
Non ha presentato emendamenti il gruppo di Forza Italia, che aveva abbandonato l'Aula all'inizio della discussione generale, ma rientreranno per il dibattito: "Rientriamo in aula e annunciamo che chiederemo il voto palese per ciascun emendamento - dice Angelo Cocciu -, ma non vogliamo essere collegati e ricordati vicini a questa norma".
Si torna in Aula martedì 19 novembre
Riprenderanno martedì 19 alle 10, i lavori del Consiglio regionale impegnato in questi giorni nella discussione del disegno di legge sulle aree idonee a ospitare impianti da energia rinnovabile in Sardegna. La seduta prevista per questo pomeriggio alle 17 è stata dunque rinviata alla prossima settimana. Le commissioni quarta e quinta in seduta congiunta dalle 12, non hanno infatti completato l'esame dei circa 1.700 emendamenti presentati al testo. Il presidente Comandini ha quindi deciso di convocare il Consiglio direttamente la settimana prossima.
Nel frattempo, resta da capire cosa faranno le donne del comitato contro la speculazione energetica, che da ieri notte stanno occupando le tribune del pubblico all'interno dell'Aula per protestare contro la mancata discussione della legge di iniziativa popolare Pratobello 24, che ha raccolto oltre 211mila firme. Ma la maggioranza ha deciso di dare priorità al ddl sulle aree idonee. Il presidente Comandini sta tentando di convincere il gruppo a desistere.
L'occupazione delle donne nelle tribune dell'Aula
Hanno trascorso la notte nell'Aula del Consiglio regionale e proseguono la loro protesta: il gruppo di otto donne tra le manifestanti del presidio sotto il palazzo che sostengono la legge di iniziativa popolare Pratobello 24 contro la speculazione sulle energie rinnovabili, non si è mosso dalle tribune del pubblico. Nella notte la più anziana, 80 anni, ha deciso di andare via. Dopo le pizze portate ieri sera dagli assistenti, questa mattina è stata offerta loro la colazione. In aula si sta discutendo il ddl sulle aree idonee sugli impianti rinnovabili.
"Con coraggio e determinazione, ci siamo riunite nel palazzo del Consiglio regionale, un gesto di protesta contro la totale indifferenza della presidente e della sua Giunta - scrivono in una nota diffusa questa mattina -. La Pratobello 24 rappresenta, non solo la speranza di preservare il nostro ambiente, ma un baluardo contro il vorace sfruttamento delle risorse che minaccia di offendere la bellezza della nostra terra". "Ciò che abbiamo visto in questo Consiglio è stato un teatrino ingiustificabile - aggiungono -. Non possiamo più tollerare una classe dirigente che ignora la volontà popolare e il sacrificio di donne e uomini che lottano pacificamente per poter vivere in una terra libera".
Poi la puntualizzazione: "Dalla maggioranza, solo il presidente Comandini e il consigliere Di Nolfo, durante la notte, ci hanno portato un saluto, segno di rispetto e barlume di speranza in questo clima di ingiustificabile disinteresse. Ma - chiariscono - non possiamo accontentarci di gesti isolati, abbiamo bisogno di una risposta collettiva e coesa da parte di tutte le forze politiche".
"Un silenzio assordante da parte della giunta regionale - insistono -. Durante la seduta, non un solo membro ha avuto il coraggio di riconoscere la nostra presenza e il nostro sacrificio. Il loro silenzio non è solo assenza di parola, ma un chiaro segnale del disinteresse per le comunità che lottano per i propri diritti e per il futuro della Sardegna. Siamo deluse, ma non intimidite. Questa indifferenza alimenta solo la nostra determinazione a proseguire".
Malore per il portavoce dei comitati in sciopero della fame
"Da questa mattina l'avvocato Michele Zuddas è ricoverato all'ospedale Brotzu di Cagliari: durante un'udienza è stato male e ha dovuto chiamare i soccorsi". Lo fa sapere Davide Meloni, uno dei referenti del coordinamento dei comitati ai giornalisti in Consiglio regionale parlando dell'avvocato-portavoce, che ha contribuito a scrivere la legge di iniziativa popolare denominata Pratobello 24 e che da nove giorni è in sciopero della fame.
"L'avvocato dichiara che rifiuterà ogni tipo di trattamento e integrazione che possa sostenerlo, poiché la sua protesta continua - ha riferito Meloni -. Tutto questo è successo perché la giornata di ieri, con lo stress, ha portato il suo fisico a indebolirsi più rapidamente proprio per lo sciopero della fame".
"Finché la Pratobello non entrerà in aula, continuerà questa protesta - ha ribadito -. Dentro l'Aula le ragazze della Pratobello stanno aspettando un confronto diretto con la presidente Todde e Comandini e la presidente, da donna sarda, deve presentarsi lì di fronte a loro". Presidente che però oggi è impegnata a Roma in una serie di incontri su Autonomia differenziata, vedrà il ministro Calderoli, energia ed entrate.
Intanto prosegue la mediazione del presidente del Consiglio Piero Comandini per convincere le donne ad abbandonare l'occupazione delle tribune dell'Aula che riprenderà i lavori alle 17: "Pur non condividendo la protesta nella forma e neanche nella sostanza di alcune richieste - ha dichiarato il capo dell'Assemblea sarda - ritengo che di fronte a donne, madri e figlie, si deve sempre seguire la linea della mediazione e del convincimento attraverso una discussione che le porti a ritornare a forme di protesta in altri luoghi che però non siano l'Assemblea regionale".
Sul malore dell'avvocato Zuddas, Comandini esprime solidarietà, "mi dispiace per lui", ma ribadisce che "i comitati non possono dire di non essere stati ascoltati: ci sono state audizioni in commissione, ci sono stati diversi colleghi del Consiglio regionale che li hanno ascoltati, la forma dell'ascolto è stata messa in campo in questi mesi".
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