Avanti spediti con la linea
tracciata sulle aree idonee, con sedute del Consiglio regionale
a tappe forzate sino a tarda sera, almeno per tutta la
settimana. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo plenaria
convocata prima dell'inizio dei lavori sul ddl 45 della giunta
Todde che individua le aree idonee per l'installazione di
impianti da energia rinnovabile, slittato questa mattina di
quasi due ore.
A ritardare l'avvio della seduta anche una riunione dei
capigruppo di minoranza per organizzare le iniziative di
opposizione da mettere in atto durante l'esame degli articoli e
degli emendamenti al disegno di legge.
Intanto tra il presidente dell'Assemblea Piero Comandini e
alcuni portavoce della rete di Pratobello 24, che sostiene la
legge di iniziativa popolare, si sono svolti alcuni colloqui: i
manifestanti, che la scorsa settimana hanno sciolto il presidio
sotto il palazzo, vorrebbero non solo partecipare alle sedute ma
anche incontrare i capigruppo. Incontro che potrebbe avvenire
domani o giovedì, con una delegazione di quattro rappresentanti
che i comitati stanno ancora individuando.
Uno dei portavoce della rete, Davide Meloni, annunicia ai
giornalisti altre iniziative: "Ci saranno nuove mobilitazioni,
ma abbiamo in serbo anche due belle sorpresine per questa
politica che è antidemocratica. Ci vediamo presto sicuramente".
All'avvio dei lavori il consigliere di minoranza Stefano
Tunis (Sardegna al centro 20 venti) ha posto una pregiudiziale
per il prosieguo del dibattito: il tema ha riguardato
l'ordinanza del Consiglio di Stato che sospende fino a febbraio
la possibilità delle Regioni di normare le aree idonee. La
pregiudiziale è stata votata e respinta dall'Aula, che ha così
cominicato l'esame del primo articolo e degli emendamenti.
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