Blitz delle forze dell'ordine coordinato dalla Digos, questa mattina a Selargius, per lo sgomebro del presidio contro il Tyrrhenian, in località Matta Masonis. Da mesi un gruppo di attivisti protesta, con azioni anche davanti ai municipi del comuni coinvolti dall'infrastruttura, per impedire l'esproprio chiedendo di "salvare" degli ulivi in un'area dove dovrebbe sorgere la futura stazione di conversione elettrica e dove saranno ripiantumati circa 230 alberi di ulivo da Terna, la società elettrica che sta effettuando i lavori del nuovo corridoio elettrico a doppio cavo sottomarino lungo circa 970 km con una potenza di 1.000 MW che collegherà la Sicilia alla Sardegna e alla penisola.
Tutti i manifestanti sono stati identificati, per otto di loro è scattata la denuncia per danneggiamento, occupazione di terreno di pubblica utilità e violenza privata. Accuse che erano state formalizzate dalla stessa Terna nella querela presentata a ottobre. "Noi continueremo la strada intrapresa da qualche mese - avverte l'avvocata Giulia Lai, che rappresenta gli otto indagati - proseguiremo nell'opposizione agli espropri e a insistere con la procura affinché si concluda il procedimento penale nei confronti di Terna ancora in corso sulla base dell'esposto presentato nel maggio del 2024".
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