"Oggi 25 novembre c'è ben poco da
inaugurare o da celebrare, ma ancora tanto da fare per costruire
una cultura del rispetto verso le donne che purtroppo ancora
oggi sono vittime di violenza e o morte per mano di uomini o
presunti tali" Lo ha affermato il presidente del Consiglio
regionale Piero Comandini in occasione della giornata contro la
violenza sulle donne.
Da oggi sotto il Consiglio regionale c'è una panchina rossa,
uno dei simboli della lotta alla violenza contro le donne e il
palazzo questa sera sarà illuminato di rosso.
Il presidente ha ricordato che il fenomeno della violenza di
genere è in continua ascesa: "Purtroppo anche il 2024 è stato un
anno dove la violenza ha travolto tutti: donne e uomini senza
distinzione di genere o di età. Una aggressività troppo spesso
consumata tra le mura domestiche, tra i banchi di scuola, nei
luoghi di lavoro. Le vittime sono per la maggior parte le
persone più deboli: le bambine e i bambini, le adolescenti, le
persone fragili di genere femminile".
Per Comandini "le istituzioni devono essere in prima linea in
una battaglia che deve incidere sul profondo della società. La
protagonista di questo auspicato cambiamento devono essere la
scuola e ogni altro luogo di aggregazione: "Bisogna educare sin
dalla più tenera età le nuovi generazioni al rispetto di tutti.
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