Incassata la vittoria romana
all'assemblea costituente del nuovo M5s, con la linea di
Giuseppe Conte che ha dato avvio al cambiamento di pelle del
movimento e cancellato la figura del Garante Beppe Grillo, la
prima presidente pentastellata di Regione, Alessandra Todde,
torna in Sardegna portandosi dietro "energia, entusiasmo e senso
di comunità", ha ripetuto e scritto sui social.
Un rientro "con uno spirito carico di entusiasmo, con un'energia
rinnovata e con la massima determinazione nel voler lavorare a
soluzioni concrete per affrontare e risolvere i problemi della
Sardegna e dei miei concittadini", precisa oggi all'ANSA.
A Roma la presidente, oltre al consenso su una visione futura
progressista e inserita nello schieremento di centrosinistra che
ha contribuito a costruire con il leader Conte, ha ottenuto
anche la conferma di essere un pezzo importante del nuovo
movimento. Così, tra le ovazioni del suo popolo, ieri dal palco
ha parlato di salario minimo regionale e incremento del Reis, il
reddito di inclusione sociale regionale.
Cambierà qualcosa negli equilibri del primo esperimento
riuscito in Italia della maggioranza di campo ex largo, oggi
progressista? "La maggioranza che guida la Regione Sardegna non
solo è solida, ma ne esce rafforzata - risponde all'ANSA mentre
è ancora impegnata nella Capitale, dove nel pomeriggio
parteciperà a un convegno sulla violenza contro le donne -.
Abbiamo molto chiare le priorità e le nostre linee
programmatiche e non ci sposteremo di un millimetro dai temi sui
quali abbiamo ottenuto la fiducia delle sarde e dei sardi".
E nella maggioranza tutti i partiti attendevano con curiosità
gli esiti della convention giallo-verde, non solo il Pd, agitato
in questi giorni come spettro: "Non saremo cespugli del Pd e non
ne saremo fagocitati", ha sempre risposto Alessandra Todde.
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