Dopo otto ore di requisitoria e
sette anni dall'inizio del procedimento, i pm Ireno Satta e
Simona Desole hanno chiesto l'assoluzione per tutti e 59 gli
imputati nel maxi processo a Nuoro per le morti e le presunte
omissioni legate all'alluvione del 18 novembre 2013, quando il
ciclone Cleopatra provocò in Sardegna 19 vittime, devastando
anche il Nuorese e la Baronia, causando il decesso
dell'ispettore di polizia, Luca Tanzi, e della pensionata di
Torpè, Maria Frigiolini.
Le conclusioni della pubblica accusa arrivano dopo le prime
13 richieste di assoluzione sollecitate per politici e tecnici
della Provincia di Nuoro e professionisti del Corpo forestale.
Nella discussione davanti alla giudice monocratica Elena Meloni,
i due pm hanno sottolineato "l'eccezionalità dell'evento", "la
mancanza di difetti di progettazione delle infrastrutture che
hanno ceduto" e "l'impossibilità di far funzionare un piano
provinciale per evitare le tragedie se mancava un coordinamento
regionale".
Si torna in aula il 14 gennaio per le arringhe delle parti
civili mentre il 28 parleranno i responsabili civili. Il 18
febbraio e il 4 marzo sarà il turno dei difensori e nella
seconda giornata potrebbe arrivare anche la sentenza.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA