I rifiuti dell'umido rimasti nel contenitore, del brodo avanzato e tutto il cibo ancora in frigo o in dispensa, oltre alle medicine che uno della coppia assumeva. E' quanto hanno portato via oggi i carabinieri del Ris dalla casa di Cagliari dei due coniugi trovati morti giovedì scorso da uno dei figli nello studio dell'abitazione.
Gli specialisti dell'Arma hanno effettuato il sopralluogo per cercare elementi utili a confermare o meno l'ipotesi che il decesso sia stato provocato da avvelenamento da cibo, forse dei funghi che la coppia aveva raccolto la domenica prima e consumati presumibilmente mercoledì sera. Le analisi su quanto prelevato nell'appartamento di via Ghili del quartiere del Sole verranno confrontate con gli esiti degli esami tossicologici e istologici attesi entro un mese, dopo l'autopsia di ieri a Cagliari affidata al medico legale Roberto Demontis.
In queste ore si è appreso un dato nuovo emerso durante l'esame autoptico: uno dei due pensionati, Luigi Gulisano, 79 anni, e Marisa Dessì, di 82, presenta delle necrosi al fegato compatibili con una intossicazione letale dovuta dall'ingestione di alimenti tossici.
A trovare il corpo dei due coniugi, immobili sul pavimento dello studio, è stato il figlio Claudio. Non riusciva a mettersi in contatto con loro e ha raggiunto via Ghibli, dove è nato e cresciuto insieme al fratello Davide. Ha subito chiamato il 118 ma i soccorritori non hanno potuto far niente: probabilmente i due anziani erano morti dalla mattina. Poi l'intervento dei carabinieri e l'avvio delle indagini da parte dei militari della stazione di San Bartolomeo e del nucleo operativo della Compagnia. Non sono stati trovati segni di scasso sulla porta d'ingresso e l'appartamento (poi messo sotto sequestro) era in ordine. Da subito il medico legale aveva escluso la morte violenta, sui corpi non c'era traccia di ferite, ipotesi confermata dall'autopsia.
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