Il Comune di Sassari mette nel
mirino il traguardo del 65% di raccolta differenziata dei
rifiuti e, per raggiungerlo, dall'1 gennaio non sarà più
tollerante contro i trasgressori. Attualmente la percentuale di
differenziata è al 64%, ma per non incorrere nelle sanzioni
regionali il Comune deve raggiungere la soglia del 65.
Come spiegato oggi dal vicesindaco e assessore alla
Transizione ecologica, Tore Dau, insieme alla dirigente del
settore Ambiente, Marge Cannas, e ai rappresentanti di Sassari
Ambiente, la società consortile che si occupa della raccolta dei
rifiuti, nelle ultime settimane due agenti della polizia locale
sono stati assegnati stabilmente al settore Ambiente per
intensificare i controlli in città. In particolare, le verifiche
si sono concentrate sulle grandi utenze non domestiche,
soprattutto centri commerciali. Una fascia che numericamente
rappresenta il 10% del conferimento, ma che in volume raggiunge
il 20.
Le utenze non domestiche sono monitorate tramite l'app
OpenBin, attraverso la quale l'operatore che riscontra un
conferimento non corretto applica il bollino di 'rifiuto non
conforme' e i tecnici comunali decidono come intervenire. Se
finora i trasgressori venivano contattati per poi spiegare loro
il modo corretto di agire, dal nuovo anno sarà tolleranza zero e
partiranno le sanzioni, fino a 500 euro. Nel frattempo
continuerà l'opera di sensibilizzazione e informazione tramite i
canali di comunicazione del Comune e di Sassari Ambiente, anche
con banchetti installati in città.
Oltre ai controlli diretti, sarà potenziata anche la rete
delle cosiddette fototrappole per riprendere chi getta i rifiuti
contravvenendo alle regole sulla raccolta differenziata.
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