"Questo calendario vuole rendere
omaggio e onorare la memoria degli uomini e delle donne che
hanno dato la vita per la nascita di un'Italia libera: è un
ponte tra passato e presente che vuole tramandare ideali verso
il futuro". Così il comandante del Comando Militare Esercito
Sardegna, generale di Brigata Stefano Scanu, ha descritto nel
suo intervento il CalendEsercito 2025 intitolato "L'Italia
Liberata. L'Esercito nella guerra di Liberazione", presentato
questa mattina Palazzo De La Vallèe a Cagliari.
L'opera di quest'anno, come ricordato dall'alto ufficiale,
chiude la trilogia storica partita con l'edizione del 2023 che
in tre anni ha raccontato cosa accadde nei giorni che seguirono
l'armistizio dell'8 settembre 1943, fino alla Liberazione del
Paese il 25 aprile 1945. "L'edizione 2025 - ha detto Scanu -
ripercorre i principali fatti a cui prese parte il ricostituito
Regio Esercito, dal Corpo Italiano di Liberazione ai Gruppi di
Combattimento, illustrando le imprese e il coraggio dei corpi e
delle unità ausiliarie che parteciparono alla Resistenza".
Una parte del calendario è dedicata agli internati militari
italiani (Imi) nei campi di prigionia tedeschi. Un tema che ha
toccato anche la Sardegna, come ha ricordato il direttore pro
tempore dell'Archivio di Stato di Cagliari, Enrico Trogu che ha
mostrato materiali e documenti militari custoditi all'Archivio
di Stato di Cagliari in cui i militari sardi raccontano la loro
esperienza e parlano della permanenza e degli spostamenti nei
vari campi di prigioni prima di tornare a casa.
Parte del ricavato delle vendite del CalendEsercito sarà
devoluto a sostegno dell'Opera Nazionale di Assistenza per gli
Orfani ed i Militari di Carriera dell'Esercito.
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