E' in sciopero della fame dagli
inizi di dicembre e ora lancia un appello al presidente della
Repubblica Sergio Mattarella per chiedere che il fratello
Alessandro Atzeni, 49 anni, attualmente richiuso nel
penitenziario di Uta venga spostato al più presto in una
struttura riabilitativa idonea alle sue condizioni di salute,
"una grave patologia psichiatrica".
Arianna Atzeni, nella lettera al capo dello Stato, racconta
la "drammatica vicenda" del fratello Alessandro che - scrive -
"è stato vittima di una brutale aggressione lo scorso luglio
presso la colonia penale di Isili in provincia di Cagliari, che
lo ha ridotto in coma e ha richiesto un intervento
neurochirurgico per un'emorragia cerebrale. Nonostante le sue
gravi condizioni di salute e la sua conclamata vulnerabilità, è
stato trasferito in carcere al termine del ricovero ospedaliero,
senza che fosse garantita una continuità assistenziale adeguata.
I medici che lo hanno seguito hanno evidenziato l'urgenza di
un percorso riabilitativo per affrontare le gravi conseguenze
neurologiche e motorie derivanti dall'aggressione subita.
Tuttavia, a oggi - spiega - Alessandro non ha ricevuto la
fisioterapia prescritta né il supporto necessario per la sua
doppia diagnosi, rimanendo in una condizione di grave abbandono.
Malgrado il mio recente incarico come amministratrice di
sostegno, mi trovo a fronteggiare ostacoli burocratici e
istituzionali che compromettono ulteriormente il suo recupero e
la sua dignità".
Arianna Atzeni, che si è rivolta all'avvocata Armida Decina
del foro di Roma, informa il presidente che "Alessandro è 10
giorni che non mangia con la speranza che venga trasferito nella
clinica riabilitativa" e sollecita un intervento di Mattarella
"affinché venga garantito ad Alessandro un percorso di cura e
riabilitazione adeguato, possibilmente in una struttura
sanitaria specializzata che possa occuparsi della sua complessa
condizione clinica".
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