Improvviso "stop al progetto" di riqualificazione dell'ospedale Businco di Cagliari e del San Michele. Con una delibera della direttrice generale dell'Arnas Brotzu, Agnese Foddis, l'azienda ha "accertato il grave ritardo nell'esecuzione delle prestazioni" da parte dell'impresa che doveva progettare i lavori e ha risolto il contratto.
Per Gianfranco Angioni, della Usb Sanità, "al Brotzu siamo di fronte a un completo cortocircuito confusionale. La delibera numero 1761 del 20 dicembre, che annulla il contratto con l'operatore economico per la valutazione della vulnerabilità sismica, rappresenta un punto di non ritorno. Questa scelta conferma e da ragione alle nostre preoccupazioni iniziali: senza un cronoprogramma chiaro e un progetto esecutivo, il trasferimento delle sale operatorie sta diventando sempre più insostenibile e inaffidabile - afferma in una nota - Il Businco ha bisogno di una presa in carico immediata, vista la presenza di criticità e carenze strutturali e di personale".
"È inaccettabile mettere in discussione la sicurezza delle strutture sanitarie senza una pianificazione adeguata - attacca - Il Businco ha necessità di lavori urgenti, se qualcuno ritiene che i lavori bloccati siano una vittoria, come al solito non ha capito niente. La risoluzione dell'appalto è il risultato di un ingiustificato ritardo di 185 giorni ed è stata oggetto di una verifica negativa da parte dei controllori. Gli operatori sanitari e i pazienti stanno vivendo un periodo di angoscia crescente, frutto di promesse vuote e comunicazioni fuorvianti.
Pertanto - conclude Angioni - abbiamo formalmente richiesto accesso agli atti, che continuiamo ad aspettare, sottolineando la necessità di maggiore trasparenza da parte dell'amministrazione".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA