Incontro tra i vertici di
Portovesme il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo
Urso, la ministra del Lavoro Marina Calderone, la
sottosegretaria al Mimit Fausta Bergamotto, la presidente della
Regione Sardegna Alessandra Todde, l'assessore all'Industria
Emanuele Cani e il presidente del Consiglio regionale Piero
Comandini, all'impianto di Portoscuso dopo la decisione di
mettere la linea di zinco in manutenzione il 23 dicembre. "Ciò è
in linea con gli impegni presi in precedenza di prolungare
l'operatività della linea di zinco fino alla prevista visita del
Mimit del 20 dicembre e di adoperarsi per farla funzionare più a
lungo e, nella migliore delle ipotesi, fino alla fine del 2024",
fa sapere l'azienda in una nota.
"Il 5 settembre Portovesme ha annunciato la transizione verso
un'attività esclusivamente Waelz e ha iniziato a preparare
progressivamente la messa in manutenzione della linea di zinco -
osserva l'azienda controllata dalla Glencore - Questa decisione
si è basata principalmente su due fattori critici ben noti: un
ambiente operativo molto difficile per gli smelter europei, che
sono stati drasticamente colpiti dagli alti prezzi dell'energia
e dall'aumento della concorrenza asiatica. La decisione è stata
presa dopo oltre due anni di collaborazione con vari settori del
governo per individuare soluzioni strutturali agli elevati costi
energetici".
"Ci concentriamo ora sulla linea di Waelz e sull'esplorazione
delle opportunità di riconvertire parte del sito in un impianto
di riciclo di materiali per batterie - osserva ancora la
Portovesme srl - Come concordato con il Mimit, stiamo anche
collaborando per approfondire qualsiasi interesse da parte di
potenziali investitori. La priorità di Portovesme è operare in
modo sicuro e responsabile e sostenere i dipendenti colpiti
dalle operazioni di cura e manutenzione. L'azienda rimane
concentrata sulla resilienza e sul futuro delle operazioni, e si
augura di poter continuare il dialogo con i suoi principali
stakeholder".
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