Un appello ai sindaci sardi
affinché emanino ordinanze "urgenti" per vietare i botti di
Capodanno. A diffonderlo il Codacons, con una richiesta che si
basa su motivazioni legate alla "sicurezza dei cittadini, alla
tutela dell'ambiente e alla protezione degli animali".
"Ogni primo gennaio, come noto, un vero e proprio bollettino
di guerra accompagna gli italiani: una triste lista di morti e
feriti - causata dai materiali pirotecnici utilizzati per
festeggiare l'arrivo del nuovo anno - rappresenta il tributo di
sangue a una tradizione ormai fuori dal tempo - spiega
l'associazione dei consumatori - E non si tratta solo di
un'usanza primitiva e pericolosa: l'utilizzo dei botti, anche
quelli legali e usati correttamente, provoca un pericoloso
aumento delle polveri sottili (PM10). Ogni anno, il primo
gennaio, i livelli di PM10 nelle città italiane superano
ampiamente il limite di legge, con valori che possono
raggiungere picchi doppi o tripli rispetto alla media del
periodo: un aumento che ha gravi ripercussioni sulla salute, in
particolare per i bambini, anziani e persone con problemi
respiratori".
A ciò si aggiungono secondo il Codacons, "i gravi danni
provocati agli animali. I botti causano la morte di centinaia di
animali domestici ogni anno, o provocare danni irreversibili
all'udito e gravi traumi psicologici".
Numerosi sindaci, negli ultimi anni, hanno accolto la
richiesta del Codacons vietando i fuochi d'artificio. "Tuttavia,
serve un'azione coordinata e diffusa per ottenere risultati
migliori": per questo, l'Associazione rinnova l'invito "alle
amministrazioni locali di scegliere un Capodanno sicuro,
rispettoso della salute e dell'ambiente, vietando la tradizione
- ormai superata - dei vecchi botti".
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