/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Chiesto il processo per il fratello del cardinale Becciu e altri 8

Chiesto il processo per il fratello del cardinale Becciu e altri 8

Anche il vescovo di Ozieri, la Procura di Sassari li accusa di peculato e riciclaggio

SASSARI, 08 gennaio 2025, 12:25

Redazione ANSA

ANSACheck
Chiesto il processo per il fratello di Becciu e altri 8 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Chiesto il processo per il fratello di Becciu e altri 8 - RIPRODUZIONE RISERVATA

La Procura di Sassari ha chiesto il rinvio a giudizio per nove imputati, tra cui Antonino Becciu, fratello del cardinale Angelo Becciu, e il vescovo di Ozieri, Corrado Melis, accusati di peculato e riciclaggio nella gestione di circa 2 milioni di euro dei fondi dell'8 per mille destinati alla diocesi.

La richiesta è stata presentata dal pm Gianni Caria davanti al gup Sergio De Luca. L'udienza è stata aggiornata al 3 febbraio per le repliche degli avvocati della difesa, Ivano Iai e Antonello Patanè. 

Insieme con il vescovo e il fratello del cardinale, dovranno rispondere di peculato e riciclaggio il direttore della Caritas, don Mario Curzu, il parroco di San Nicola ed economo della diocesi, don Francesco Ledda, Giovanna Pani e Maria Luisa Zambrano. Il parroco di San Francesco, don Roberto Arcadu, Franco Demontis e Luca Saba, sono accusati invece di false dichiarazione al pm e favoreggiamento.

"Sottolineiamo l'insussistenza degli illeciti contestati, ossia il presunto uso indebito dei fondi Cei dell'8 per mille e l'asserita distrazione della somma di centomila euro che la diocesi ha ricevuto dalla Segreteria di Stato vaticana", dichiarano gli avvocati della difesa.

"In proposito - chiariscono i legali -, nel ricordare che sia la Cei, sia la Segreteria di Stato vaticana, ma anche il ministero dell'Economia italiano non si sono costituiti parti civili nel processo, così non lamentando alcun illecito o danno in relazione alla condotta della diocesi e dei suoi collaboratori, si sottolinea con estrema semplicità e al tempo stesso con la forza dei dati oggettivi e documentali, che ogni singolo centesimo dei fondi dell'8 per mille è stato utilizzato per scopi caritatevoli e solidali, mentre la somma ricevuta dalla Segreteria di Stato risulta ancora depositata in un conto bancario della diocesi".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza