Oltre 60 adesioni al protocollo
d'intesa con la Camera di Commercio di Cagliari-Oristano per la
promozione dell'arbitrato. Obiettivo: risolvere liti civili e
commerciali, in ambito domestico e internazionale, in
alternativa alla via giudiziaria ordinaria.
Hanno sottoscritto l'accordo associazioni di categoria,
organizzazioni delle imprese, ordini e collegi professionali.
Primo passaggio: le parti si impegnano a favorire l'inserimento
nei contratti commerciali, tra cittadini e imprese e tra
aziende, della clausola compromissoria che preveda il ricorso a
questo strumento.
Operativo il Consiglio della Camera arbitrale (nominato a
giugno dello scorso anno e in carica per il triennio 2024-2027):
ne fanno parte Grazia Corradini (magistrato a riposo della Corte
d'Appello di Cagliari), Carlo Dore (in rappresentanza
dell'Università di Cagliari), Enrico Maria Meloni (in
rappresentanza dell'ordine degli avvocati), Walter Quarto
(Ingegneri), Alessandro Balletto (commercialisti), Fabrizio
Fadda (consiglio notarile), Maria Francesca Baire (artigianato),
Maria Cristina Rivara (industria), Giuseppe Scura (commercio),
Emanuele Spanò (agricoltura).
I vantaggi del ricorso all'arbitrato sono stati illustrati
dalla presidente della camera arbitrale, Grazia Corradini, e dal
segretario della Camera di commercio, Cristiano Erriu.
I punti di forza - è stato spiegato - sono la flessibilità,
la competenza tecnica, la neutralità (a tutti gli arbitri, siano
essi nominati dalle parti o dal consiglio arbitrale, viene
richiesta una dichiarazione di indipendenza rispetto alle parti,
ai loro difensori e alla materia del contendere, da compilarsi
secondo le note predisposte), l'indipendenza e imparzialità
dell'arbitro, la rapidità (il consiglio della camera Arbitrale,
vigila sulla durata del procedimento, anche attraverso l'ausilio
della segreteria generale, monitorando l'attività di arbitri e
parti per garantire una veloce soluzione delle controversie);
l'efficacia (la segreteria della camera arbitrale effettua il
controllo di regolarità formale del lodo allo scopo di ridurre
al minimo le possibilità di impugnazione); i costi (al
regolamento della camera arbitrale è allegato un tariffario, che
rende le spese di procedimento e gli onorari degli arbitri
immediatamente conoscibili); la riservatezza (tutti i soggetti
coinvolti nel procedimento sono tenuti da regolamento a
osservare la riservatezza del procedimento stesso e del lodo).
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