"Alessandra Todde ha fatto tutto
quello che doveva fare. Il Comitato elettorale ha adempiuto con
rigore alle prescrizioni di legge, la normativa richiamata dalla
Commissione di garanzia non è applicabile alle elezioni sarde, e
la stessa decadenza di cui si parla è tassativamente prevista
per due ipotesi che la Commissione stessa ha escluso. Insomma
tanto rumore per nulla con la vecchia destra che non ha perso
l'occasione per mostrare la sua faccia più congeniale: quella
dell'indecenza" . Con un post su Facebook parla, per la prima
volta, del caso il senatore di M5s Ettore Licheri, che è colui
che ha firmato la lettera di accompagnamento alla
rendicontazione delle spese elettorali per il comitato di
elezione della governatrice sarda nelle quali il collegio
elettorale della Corte d'Appello di Cagliari ha evidenziato
delle irregolarità. Sulla base di queste contestazioni
l'organismo ha emesso un'ordinanza-ingiunzione per chiedere al
Consiglio regionale la decadenza della presidente-governatrice
che ha già annunciato ricorso al tribunale ordinario.
"Immaginare che i recordman della storia sarda per numero di
indagini, perquisizioni e sequestri collezionati in soli cinque
anni, oggi osino richiamare l'esigenza di un maggior rispetto
delle regole, farebbe sbellicare dalle risate se non fosse che
questi arlecchini senza pudore sono ancora in giro ad
infinocchiare la gente - scrive ancora Licheri - A costoro
suggerisco di utilizzare i banchetti in strada per domandare
perdono ai cittadini sardi. Che piaccia o no, alla guida di
un'isola ribollente di energia e di coraggio c'è una leonessa.
Se volete passare Alessandra Todde ai raggi X per delle inezie
accomodatevi pure, ma ricordate che le leonesse restano leonesse
e gli sciacalli rimangono sciacalli", conclude Licheri.
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