Prende corpo a Quartu
Sant'Elena il progetto di forestazione urbana, voluto
dall'amministrazione comunale per rinforzare gli ecosistemi
naturali e creare una rete interconnessa di aree verdi che, nel
tempo, permetteranno di ristabilire equilibri ecologici e
favorire la fauna.
Un piano che punta con convinzione sulle specie autoctone e
tende a quella mitigazione degli effetti del cambiamento
climatico prevista nel Paesc recentemente approvato.
"Le aree
interessate sono localizzate principalmente nella zona sud est
del centro urbano e nella parte iniziale della zona litoranea -
spiega il vice sindaco e assessore all'Ambiente Tore Sanna -.
Permetteranno di avere una serie di aree di proprietà comunale
interconnesse che interessano una superficie complessiva di
circa nove ettari.
Un progetto da complessivi 300mila euro
(200mila il costo dell'appalto, più altri 100mila euro di
piante) che andrà a completarsi entro la fine della primavera
ormai alle porte".
Il progetto, bandito e affidato lo scorso anno, ha preso
avvio a dicembre con uno studio preliminare delle aree
interessate e con la conseguente pulizia e messa in sicurezza.
Si è infatti reso necessario tagliare qualche infestante, in
particolare alberi non autoctoni, e intervenire in alcuni
giardini, come quello di via Ungheria, dove sono presenti
fortini con fossati pericolosi che sono stati delimitati con
apposite recinzioni, staccionate a paletti bassi.
In questi giorni è in corso la piantumazione delle prime
piante nelle vie Ichnusa e Tharros. Saranno circa 1.500 i nuovi
alberi che verranno piantati a Quartu, tra olivi, lecci, pini,
jacarande e cercis. Alle piante ornamentali si aggiungono altri
1500 arbusti, anch'essi rigorosamente autoctoni, con lentischio
e mirto principali protagonisti.
Le aree interessate dalle nuove piantumazioni sono tante, sia
in città che nella fascia costiera. Una seconda parte della
città interessata è quella dietro viale Europa, ex 554.
Da contratto, la manutenzione di tutte le nuove aree verdi
sarà a cura della stessa ditta che sta ora provvedendo alle
piantumazioni. Sulle stesse vige anche la garanzia di
attecchimento: se le piante o gli arbusti piantati nell'ambito
del progetto dovessero seccarsi entro un anno dovranno essere
obbligatoriamente sostituite con altre, quindi con un'ulteriore
piantumazione.
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