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La decadenza di Todde, la decisione sul ricorso è attesa per il 22 maggio

La decadenza di Todde, la decisione sul ricorso è attesa per il 22 maggio

Il rinvio per produrre memorie scritte dei legali della presidente

CAGLIARI, 21 marzo 2025, 13:15

di Marzia Piga

ANSACheck
Decadenza Todde, prima udienza sul ricorso governatrice - RIPRODUZIONE RISERVATA

Decadenza Todde, prima udienza sul ricorso governatrice - RIPRODUZIONE RISERVATA

Si dovrà attendere il 22 maggio prossimo per capire il destino della legislatura targata Alessandra Todde in Sardegna.

Questa mattina il collegio della prima sezione civile del tribunale ordinario di Cagliari, presieduta da Gaetano Savona, ha stabilito la data della prossima udienza sul ricorso presentato dai legali della governatrice contro l'ordinanza ingiunzione di decadenza emessa dal collegio di garanzia elettorale della Corte d'appello del capoluogo per irregolarità nel rendiconto delle spese della campagna per il voto del febbraio 2024, che ha portato anche a una sanzione a carico della presidente di 40mila euro.

Nell'aula al primo piano del palazzo di giustizia si sono presentate le parti attraverso i legali, assente la governatrice, rappresentata dallo studio Ballero e associati con l'avvocato Giuseppe Macciotta e Priamo Siotto: il pool ha chiesto il rigetto dell'ordinanza sia per la parte sanzionatoria dei 40mila euro che per la decadenza vera e propria.

A supporto delle tesi della presidente anche diversi consiglieri regionali dell'attuale maggioranza, in particolare dei gruppi M5s, Orizzonte Comune e Uniti per Todde, e due assessori, Franco Currureddu al Turismo e Desirè Manca al Lavoro. Per il collegio di garanzia, a sostegno dell'ordinanza di decadenza, presenti il giurista Riccardo Fercia e la segretaria dell'organismo, Daniela Muntoni. A supporto della tesi della decadenza anche i ricorsi di due privati cittadini, Salvatore Corrias, di Oliena, ed Emanuele Beccu, candidato e primo dei non eletti di Fdi nel collegio di Sassari (assistito dall'ex assessore regionale dello stesso partito, Marco Porcu).

"Abbiamo chiesto un nuovo termine per poter replicare con una memoria scritta a tutto quello che è stato scritto contro, per poter rendere le nostre contestazioni più chiare - ha spiegato Stefano Ballero, uno dei legali della governatrice -. Abbiamo chiesto un differimento e la fissazione di una nuova udienza per poter dare la possibilità a tutte le parti di replicare per iscritto", ha ribadito.

Tra i punti sollevati dai legali del collegio di garanzia e contestati dagli avvocati di Todde, c'è stata la richiesta che il procedimento sia quello previsto per le sanzioni e non un ricorso elettorale, in quel caso sarebbe di competenza del giudice monocratico con rito del lavoro. Ma nell'udienza è intervenuta la Procura, con i pm Guido Pani e Diana Lecca, che hanno rimarcato come si tratti, invece, di una causa elettorale che ha un interesse popolare, quindi di competenza del tribunale ordinario, collegiale.

"Secondo me le due cose non sono scindibili - ha chiarito Stefano Ballero al termine dell'udienza -, come poi ha correttamente anche evidenziato la Procura, quindi noi riteniamo che il giudizio non possa essere scisso in due, che potrebbero astrattamente dare giudizi contrastanti, perché i presupposti sono gli stessi". Nell'udienza del 22 maggio i giudici decideranno della costituzione in giudizio per tutti i ricorsi, sia quelli ad opponendum che ad adiuvandum.

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