(ANSA) - ROMA, 08 MAG - Svolta epocale per il porto di
Cagliari: merci e passeggeri (spesso nello stesso traghetto)
saranno trasferiti al Porto Canale. E lo scalo storico davanti a
via Roma rimarrà solo per yacht e navi da crociera. Tutto più o
meno entro cinque anni. E', infatti, stato pubblicato il bando
di gara per il nuovo porto commerciale di Cagliari. Valore quasi
trecento milioni: è la più imponente gara d'appalto finora
pubblicata dall'Autorità di Sistema Portuale del Mare di
Sardegna.
Il terminal ro-ro nascerà nella sponda ovest del Porto Canale.
Il progetto prevede sei ormeggi per navi di ultima generazione,
43 ettari complessivi di piazzali, oltre 2500 stalli per la
sosta dei semirimorchi e una stazione marittima su due livelli
di circa 3 mila metri quadri. Quasi cento milioni arrivano da
fondi Pnrr. I lavori interesseranno l'area sul mare di
Macchiareddu per i prossimi 5 anni.
Sará una svolta strategica: accoglierà tutto il traffico di
traghetti e navi ro-ro attualmente all'ormeggio nel porto
storico, destinato a diventare scalo turistico con albergo e
ristoranti. L'accesso al nuovo terminal è previsto direttamente
dallo svincolo tra la vecchia e la nuova strada statale 195,
sino al completamento della viabilità interna portuale (già in
fase di progettazione e finanziato con 10 milioni di euro di
fondi Pnrr). Sará un porto green con alberi ed essenze autoctone
già presenti nell'avamporto (limonium, tamerici, lentischi ed
olivastri), pannelli fotovoltaici e di 12 stazioni di ricarica
per auto elettriche. Il nuovo terminal passeggeri sarà il punto
di riferimento del porto. Al piano superiore (circa 1200 mq)
anche un ristorante co. una terrazza panoramica che sarà
accessibile, anche direttamente dalle corsie di imbarco, dai
passeggeri con auto al seguito.
"Entriamo - dice Massimo Deiana, presidente dell'AdSP del
Mare di Sardegna - nella seconda fase del complesso progetto di
riconversione del porto storico e del graduale trasferimento di
tutto il traffico commerciale, in particolare quello in crescita
dei mezzi pesanti, in un'area maggiormente idonea,
infrastrutturata secondo i più moderni canoni previsti dal
mercato dello shipping e, aspetto non secondario, meglio
collegata con le direttrici viarie regionali e le realtà
produttive isolane. Un'opera, questa, che candida il Porto
Canale a diventare un hub multipurpose tra i più performanti del
Mediterraneo per tutte le attività del mare: cantieristica
nautica, cabotaggio passeggeri, traffico semirimorchi, rinfuse
e, nell'attesa di risolvere positivamente la madre di tutte le
battaglie, terminal contenitori". (ANSA).