Il suono che si fa colore in Debussy con I tre "Nocturnes", le celeberrime "Pavane" di Faurè e Ravel, e un pizzico di "magia" con "L'Apprendista Stregone" di Dukas. Un affascinante programma per il terzo appuntamento con "classicalparco" ieri sera all'Arena del Parco della musica di Cagliari tra i generosi applausi del pubblico. E' il terzo appuntamento con la rassegna estiva pensata dal Teatro Lirico nello spazio all'aperto, per consentire la ripresa dei concerti dal vivo con i posti in platea distanziati nel rispetto delle norme per il contenimento del Covid19.
Una serata "francese" che ha condotto il pubblico nelle atmosfere oniriche di un ammaliante racconto per quadri sonori. Un viaggio tra antiche danze, vibrazioni notturne, in un tempo sospeso tra sogno e veglia. "Un programma di camerismo sinfonico, tra richiami al nuovo secolo e la riscoperta dell' antichità. Con brani che offrono la possibilità di valorizzare le prime parti dell' orchestra", ha detto all'ANSA il direttore Giuseppe Finzi che con un tocco elegante e brillante ha diretto Coro (preparato da Donato Sivo) e Orchestra tra pagine musicali impegnative, di grande forza evocativa e suggestione.
Il direttore pugliese ritorna a Cagliari due anni e mezzo dopo aver diretto al Teatro Lirico con grande successo di pubblico e critica, la prima europea di "La Ciociara" di Marco Tutino. Buona prova di Orchestra e Coro. I due ensemble si sono fusi e hanno dato vita a un amalgama sonoro affascinante, affrontando pagine significative di una temperie culturale tra 1800 e 1900.
Applausi scroscianti sul finale per "L' Apprendista Stregone" di Dukas, popolare colonna sonora del celebre film prodotto da Disney, "Fantasia". Questa sera si replica.
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