Viaggio tra le partiture di Šostakovič, Čajkovskij e Rachmaninov. A valorizzare le pagine di grandi capolavori della musica russa, una brillante, raffinata ed esperta bacchetta e un'ottima orchestra in sintonia, consolidata da una lunga collaborazione, col direttore. Il concerto sinfonico di ieri sera al teatro lirico di Cagliari si è chiuso tra gli applausi del pubblico e dell'orchestra rivolti al maestro Donato Renzetti, grande protagonista di una serata che consolida le grandi qualità della compagine musicale cagliaritana in tutte le sezioni e parti e del direttore abruzzese. Un'ora e mezzo di musica in un crescendo di emozioni. L'inizio ritardato di una decina di minuti per l'indisposizione di un professore d'orchestra annunciato dal teatro, ha fatto crescere l'attesa per l'esecuzione del brano di apertura, l'Ouverture festiva di Šostakovič, composta nel 1947 per celebrare il trentesimo anniversario della Rivoluzione Russa dell'ottobre del 1917. Brano che ha subito messo in mostra le prime parti dell'orchestra. L'entusiasmo si è intensificato con Romeo e Giulietta, ouverture-fantasia di Čajkovskij, basato sulla celeberrima tragedia di Shakespeare, considerato il suo primo capolavoro. Al termine Renzetti ha fatto alzare i solisti per ricevere l' applauso.
Il concerto sinfonico, quarto appuntamento del cartellone della Stagione 2023 del teatro guidato da Nicola Colabianchi, ha proposto per il gran finale la Seconda Sinfonia di Rachmaninov, considerata da Mahler "spontanea e naturale nel suo lirismo".
Durante la sinfonia si sono potute apprezzare le grandi doti tecniche e musicali del maestro che col suo bel gesto fluido, ancora una volta ha valorizzato la partitura e ha dato modo ai professori d'orchestra di esprimere le loro grandi qualità.
L'applauso entusiasta il maestro Renzetti lo ha voluto condividere con ciascun componente dell'orchestra, Questa sera si replica alle 17. .
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