(ANSA) - CAGLIARI, 13 NOV - Etichette 'fake' sull'agnello di
Sardegna Igp: si prendono gioco della fiducia delle persone e
del lavoro migliaia di pastori. Lo denuncia il Consorzio
dell'agnello di Sardegna Igp: il caso è stato già segnalato alla
Polizia postale e alla Repressione frodi.
Situazioni che si ripetono. Ed è di ieri un'altra etichetta
falsa (datata appunto 12 novembre 2020) sempre riferita
all'agnello di Sardegna Igp in cui si riporta che è allevato,
macellato e preparato in Jugoslavia, Stato che non esiste più
dal 2003.
E poi la stessa associazione segnala il caso di un'etichetta
errata (c'era scritto: allevato Grecia e macellato in Grecia)
con la modifica del luogo della macellazione (Olanda). "Stiamo
vigilando e segnalando alla Polizia postale queste etichette
false - sottolinea il Contas - chi gioca con la buonafede e il
lavoro delle persone oneste sono nostri nemici che risponderanno
davanti alla giustizia. Ringraziamo le tantissime persone che da
tutta Italia ci hanno fatto e fanno delle segnalazioni:
significa che non siamo soli in questa battaglia comune contro i
banditi del cibo e che il consumatore oggi è sempre più attento
e consapevole".
Battaglia già in corso. "A brevissimo i colpevoli che in
malafede o per gioco hanno falsificato le etichette saranno
assicurati alla giustizia - assicura il direttore del Contas
Alessandro Mazzette -. Vogliamo ricordare che l'agnello di
Sardegna Igp segue un rigido disciplinare che tra le altre cose
prescrive che per ottenere questo marchio deve essere nato,
allevato e macellato in Sardegna e provenire da pecore autoctone
e da un ariete sardo anch'esso. Le altre informazioni che stanno
girando in queste giorni sul web sono false. Come Consorzio
stiamo intensificando i controlli e stiamo anche lavorando sul
tracciamento del Dna, che ci aiuterà e rafforzerà il lavoro nel
riconoscere eventuali contraffazioni anche nel banco frigo".
(ANSA).