(ANSA) - CAGLIARI, 01 MAR - Una pizza in teglietta, croccante
e stuzzicante, servita in rettangoli, pensata per rendere
omaggio ai piatti tipici della tradizione: dai culurgiones al
polpo, dalle patate alla carbonara, dall'amatriciana al vitel
tonnè per un revival anni '80. Porta1918, il "panificio
spettacolare" di via Mameli a Cagliari, dove l'arte dell'impasto
e della cottura sono alla portata di tutti, arricchisce il
ventaglio di novità.
Da sosta per uno spuntino con bancone di vendita, il
panificio Porta1918, incoronato dal Gambero Rosso nella guida
2023 campione regionale dello Street Food, apre per cena con un
approccio conviviale nella presentazione delle portate e il
coinvolgimento dei clienti, "eroi della pizza", grazie a un
format che mette a confronto la loro abilità nel prepararle.
Dalle 20 il locale propone un piccolo percorso del gusto: dal
fregolino, gustosa rivisitazione del supplì con sa fregula e
sugo alla campidanese, alla pizza in teglietta servita già
tagliata a quadrettoni e pronta per essere condivisa. Dai forni
escono fuori poi Sacher, torta alle mele e Margherita. E una
gran varietà di ritagli di pizza da abbinare a una Civraxu, la
birra artigianale realizzata con l'invenduto del pane tipico che
il panificio realizza con la variante del grano duro.
Ma sono tante le novità di Porta1918 sotto la guida di
Riccardo Porta, figlio dello storico panettiere Gianfranco e
nipote di Chiara Noli, la donna che dopo la fine della prima
guerra mondiale ha aperto il panificio madre a Gonnosfanadiga,
borgo agropastorale del sud Sardegna. Il filo rosso attraversa
il territorio con le sue tradizioni e prodotti, per giungere
alla contemporaneità. Fioccano sull'impasto i gusti che
ricordano le specialità della cucina sarda e non solo: lardo e
cardoncello e cacio e pepe. O che strizzano l'occhio ai piatti
gourmet: cachi e prosciutto, "Alice e i suoi amici", che accosta
scarola, casizolu, alici e olive taggiasche, oppure crema di
carote, formaggio erborinato e mele al limone.
Una pizza contemporanea con una cura particolare per le fasi
di preparazione secondo antiche sapienze. "Impasto ben idratato
all'80 per cento, lievito madre - spiega all' ANSA Riccardo
Porta - farine non raffinate macinate in pietra, con aggiunta di
semola di grano duro sardo e farro, maturazione dalle 48 ore in
su". Accorgimenti e competenze familiari a chi, ancor prima di
quella della pizza, conosce l'arte della panificazione. (ANSA).