(ANSA) - OLBIA, 13 APR - È una tra le esponenti più
rappresentative in Sardegna dell'arte del pane artistico e della
decorazione sarda: Maria Grazia Frau, nota Graziella, con le sue
mani e una sapienza antica tramandata di generazione in
generazione, porta la sua arte millenaria in piazza e lo fa in
uno dei borghi più caratteristici della Gallura, quello di San
Pantaleo, frazione di Olbia.
Con le sue allieve collaboratrici farà conoscere questa
tradizione che unisce un alimento basilare fatto di ingredienti
semplici come il grano e l'acqua, con la grazia dei ricami
cuciti a mano, questa volta non su tessuti preziosi ma su pezzi
di pasta che, una volta cotti, si trasformano magicamente in
opere d'arte. Impossibili da addentare per quanto sono belle e
uniche, ma piuttosto da esporre o regalare come dono prezioso
che porta con sé anche un augurio di prosperità.
Sabato 15 aprile, nella piazza principale di San Pantaleo,
dalle ore 10.30, durante il raduno della auto vintage della
Lancia Martini per il Rally storico Costa Smeralda, l'evento "Lu
pani da l'ea, Lu tricu e Li mani", con la maestra Graziella,
apre ufficialmente la stagione di Mirtò, il festival
internazionale del mirto in programma il 10 agosto prossimo
nelle fonti di Rinaggiu.
"Io e le altre decoratrici provenienti dalla Gallura e da
altre parti della Sardegna decoreremo e produrremo il pane
pintau, ad alta lievitazione, e i dolci Sos pretziosos -
racconta Graziella, che metterà in mostra alcuni tra i pani che
quest'anno le hanno fatto vincere la medaglia d'oro al
campionato nazionale per il pane decorato organizzato dalla
Fipgc -. Posso dire di conoscere quest'arte da quando sono nata,
perché sono cresciuta con mia nonna che creava il pane ed ho
appreso quest'arte da lei, senza altri maestri. Mirtò mi concede
un'occasione bellissima per insegnare la mia arte in un luogo
stupendo come San Pantaleo, dopo la collaborazione a Nuchis nel
dicembre scorso per Mirtò Experience". (ANSA).