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Circolo palermitano scacchi partecipa a Champions

Circolo palermitano scacchi partecipa a Champions

In Macedonia per sfidare i Gran maestri d'Europa

PALERMO, 13 ottobre 2015, 16:20

Redazione ANSA

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. - RIPRODUZIONE RISERVATA

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Logica, strategia, passione. Gli scacchi stregano Palermo e coinvolgono fin da bambini. Il "Circolo Palermitani Scacchi", fondato il 26 febbraio del 1974 ha superato le selezioni nazionali e parteciperà alla "Champions" degli scacchi in Europa, con il sostegno di Tasca d'Almerita, sponsor di cultura. Rappresenterà l'Italia insieme ad altre due squadre. I giocatori, capitanati da Guido Inglese, presidente del Circolo dal 1983, voleranno in Macedonia per sfidare i gran maestri d'Europa. La serie A degli scacchi a Palermo riempie di orgoglio e mette insieme appassionati di tutte le età. Pietro Manzilli, un odontoiatra di 32 anni, Claudio Mangione, ingegnere elettronico, Girolamo Valguarnera, avvocato, Renzo Ramondino funzionario in una azienda petrolifera, Riccardo Gueci e il gran maestro Palac Mlade, giocatore professionista. "Ho iniziato quando avevo 7 anni - racconta Andrea Amato, Maestro Fide a soli 28 anni - Partecipare al campionato europeo è motivo di orgoglio per la Sicilia. I miei punti di riferimento? Kasparov e le sue tecniche più aggressive e Karpov con la sua tattica sottile". Il circolo organizza corsi per tutti i livelli e l'anno scorso per dieci settimane ha insegnato gratuitamente agli studenti di scuola elementare le tecniche base degli scacchi. Il risultato è stato sorprendente: tra i soci molti sono ragazzi, anzi bambini di appena cinque anni. Seguendo gli insegnamenti di Guido Morello, studente di ingegneria di 22 anni, i bambini imparano a muoversi sulla scacchiera partecipando ad una "sfida leale che mette insieme istinto, innanzitutto, e ragionamento.
    Con l'età si impara a studiare la tecnica". Le stanze del Circolo Palermitani Scacchi di via Autonomia Siciliana 44 accolgono ragazzi di ogni età. E per i corridoi, i genitori che accompagnano più piccoli. "Prima lo sport fisico, poi quello mentale" dice Simone Consoli, accompagnato dalla mamma Ornella Massa. C'è anche chi attraversa la città per la lezione di scacchi, come Arianna Calcara, mamma di Diego Castigliona di 9 anni. "Giochiamo in famiglia - racconta - poi a scuola, al Tommaso Marcellini ha partecipato alle lezioni di scacchi e ha deciso di intraprendere questo sport più seriamente" . Il fascino della scacchiera in bianco e nero affonda le sue origini nella lontana India del IV secolo anche se in Europa dobbiamo ringraziare gli arabi. "Ho iniziato a giocare appassionandomi alla celebre sfida America vs Russia, Fisher vs Spassky - spiega Guido Inglese - la scuola sovietica era imbattuta da trent'anni e per il mondo degli scacchi fu una battaglia incredibile". Ogni anno a Santa Maria Del Bosco, Guido Inglese organizza un torneo semi lampo di un giorno per consentire a tutti gli appassionati di divertirsi. Naturalmente, anche negli scacchi esiste la figura dell'arbitro, colui che fa in modo che la competizione si svolga seguendo le mosse corrette. Ne sa qualcosa Alberto Gueci, insegnante di professione ed arbitro, papà di Tea una ragazza palermitana che quando aveva 12 anni è stata campionessa nazionale di scacchi battendo ogni record.
   

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