C'è anche un poliziotto (adesso
destituito) tra i clienti degli spacciatori arrestati questa
mattina a Palermo. Le indagini sono partite dall'ascolto delle
centinaia di telefonate che ogni giorno arrivavano a Giuseppe
Cutino, tra le quali quelle di un avvocato. "Ah la barba ti devi
fare? - diceva all'avvocato -. Ma eventualmente, a te, Collica
di viale Strasburgo ti viene lontano?". In alcuni casi, la
consegna era "a domicilio". "Sono allo studio", dice l'avvocato.
Con l'agente l'appuntamento nel 2013 era invece davanti a
Villa Filippina, lo scambio soldi-droga sarebbe avvenuto
all'interno di un'auto. Quando il poliziotto è uscito è stato
controllato e gli è stato trovato un grammo di cocaina.
In un altro caso, le telefonate partivano dall'assessorato
regionale alla Sanità."Allora si può fare il discorso della
pietra?", chiedeva l'acquirente. "Pietra lunga e stretta",
chiariva. In pratica, i soldi venivano messi dal cliente sotto
una pietra e il pusher prendeva il denaro e lasciava la droga.
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