"Papà non meritava questo. Non hanno cuore le persone, chi l'ha ucciso deve fare la stessa fine", urla una delle figlie appena arrivata davanti al luogo dove il padre, Marcello Cimino, è stato bruciato vivo. Quel portico che accoglie centinaia di senza casa è annerito e porta i segni della barbarie che ha messo fine alla vita di Marcello Cimino, ex idraulico, separato da tre anni. Il clochard aveva una casa in via Vincenzo Barone, nel Villaggio Santa Rosalia, ma aveva deciso di vivere per strada.
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