"Abbiamo avuto un balordo della
Guadagna come pentito fasullo e una Procura massonica guidata
all'epoca da Gianni Tinebra che è morto, ma dove c'erano
Annamaria Palma, Carmelo Petralia, Nino Di Matteo...". Lo dice
Fiammetta Borsellino, 44 anni, ultimogenita del magistrato
Paolo, ucciso nella strage di via D'Amelio 25 anni fa, in
un'intervista al Corriere della Sera. ''Io non so se era alle
prime armi. E comunque mio padre non si meritava giudici alle
prime armi, che sia chiaro'', aggiunge Fiammetta riferendosi al
pm Nino Di Matteo che era tra i magistrati di Caltanissetta che
si occuparono dell'inchiesta sulla strage. Alcuni giorni fa la
corte di appello di Catania, nel processo di revisione, ha
assolto 9 persone che erano state condannate ingiustamente per
la strage.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA