"Sono qui in segno di
solidarietà nei confronti di una Procura che si sta impegnando
con tenacia a sciogliere un nodo enorme sulla mancata verità che
riguarda la strage di via D'Amelio, un nodo compromesso quasi
definitivamente dalle attività depistatorie". Così Fiammetta
Borsellino, figlia del magistrato Paolo, presente in Tribunale a
Caltanissetta all'udienza preliminare con tre poliziotti
accusati di avere imbeccato il falso pentito Vincenzo
Scarantino. "Questa Procura a distanza di molti anni con enormi
difficoltà sta cercando di fare luce su cose fatte da pm
precedenti, perché questi poliziotti non hanno agito da soli, ma
sotto la direzione, il controllo e la supervisione di magistrati
e di pubblici ministeri". "Ho fiducia - ha aggiunto -
raggiungere una verità è difficile, ma sono convinta del
percorso che può portare anche a fare barlumi di luce. E'
importante il segnale che si continui a lottare per esercitare
un diritto sancito all'articolo 2 della Costituzione, il diritto
alla verità".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA