(ANSA) - PALERMO, 5 FEB -"Sono colpevole.
Ho rubato io la 126 usata per l'attentato e me pento": inizia così la deposizione del pentito Gaspare Spatuzza, sentito in trasferta a Roma dai giudici di Caltanissetta che celebrano il processo sul depistaggio delle indagini per la strage di via d'Amelio, costata la vita al giudice Paolo Borsellino e agli agenti della scorta.
Imputati i funzionari di polizia Bo, Mattei e Ribaudo
che, secondo l'accusa, avrebbero costretto tre falsi pentiti a
dare una ricostruzione non veritiera dell'attentato.
Spatuzza, che con le sue rivelazioni ha scagionato 8 persone
ingiustamente condannate all'ergastolo, ha raccontato di aver
portato in un garage la 126, poi imbottita di tritolo alla
presenza di uno sconosciuto. Spatuzza ha riferito ai giudici di
aver rivelato il clamoroso errore investigativo commesso dagli
inquirenti già mentre era detenuto a L'Aquila. "Dissi sia a
Vigna che a Grasso (entrambi procuratori nazionali antimafia
ndr) che in carcere c'erano innocenti", ha spiegato.
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