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Migranti: studio, traffico uomini slegato da altri crimini

Migranti: studio, traffico uomini slegato da altri crimini

Ricerca del centro interuniversitario Transcrime

PALERMO, 11 dicembre 2020, 17:09

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Solo nel 3,4% dei casi il traffico di esseri umani è legato ad altri reati transnazionali come il business della droga e delle armi o il contrabbando di sigarette. Le organizzazioni criminali che gestiscono la tratta di migranti raramente, dunque, sovrappongono a questo genere di illeciti altri reati. Una conclusione che rende difficile giustificare controlli più severi sui flussi migratori con l'assunto che il traffico di migranti porti con sé narcotraffico, vendita di armi, contrabbando.
    E' quanto emerge da una ricerca di Transcrime, il Centro di ricerca interuniversitario sulla criminalità transnazionale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, dell'Alma Mater Studiorum Università di Bologna e dell'Università degli Studi di Perugia, illustrata nel corso di un webinair a cui hanno preso parte, tra gli altri, anche studiosi dell'Università Americana de Il Cairo, esperti dell'International Institute of Siracuse, della Florida International University.
    L'analisi, illustrata da Alberto Aziani, ricercatore senior di Sociologia della devianza alla Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell'Università Cattolica e di Transcrime, si è concentrata sulla sovrapposizione dei crimini legati ai traffici di migranti e al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina ad altri commerci illegali. La ricerca, durata due anni e basata sull'analisi di indagini svolte dalle forze dell'ordine, ha accertato che solo in pochissimi casi le organizzazioni criminali che gestiscono la tratta di esseri umani contemporanemente si dedicano al business della droga, delle armi o al contrabbando di tabacchi.
    "Si tratta di casi episodici e non sistemici, - dice Aziani - con poche realtà stabili". Tendenzialmente, dunque, lo human smuggling è indipendente da altri crimini transnazionali. Altro discorso, come emerge dalle indagini, è il reimpiego del denaro incassato con il traffico di esseri umani in altre attività illecite transnazionali, il riciclaggio dei soldi sporchi, insomma.
    L'incontro è stato introdoto dal professorr Ernesto Ugo Savona, direttore di Trascrime.
   

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