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Ambiente: Parmitano, abbiamo una sola casa, il pianeta Terrà

Ambiente

Ambiente: Parmitano, abbiamo una sola casa, il pianeta Terrà

Astronauta dell'Esa a seminario online università di Catania

CATANIA, 15 gennaio 2021, 14:32

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Il pianeta Terra è il nostro rifugio, l'unico al momento per l'uomo in cui è presente e può vivere. Abbiamo una sola 'casa' e una sola astronave che è la nostra Terra». Lo ha detto l'astronauta dell'European space aency (Esa) Luca Parmitano al seminario online "Il pianeta Terra e altri rifugi" del dipartimento di Ingegneria dell'università di Catania.
    L'astronauta dell'Esa ha sottolineato sulla "distinzione tra rifugi che prevedono una presenza temporanea e habitat per una permanenza più lunga" evidenziando "l'importanza degli spazi fisici indispensabili e necessari per l'equipaggio a bordo della Stazione spaziale internazionale per completare esperimenti, test, attività fisiche per non deperire perdendo peso in assenza di peso e passeggiate spaziali". "Negli ultimi anni - ha aggiunto - si è lavorato molto per creare spazi abitativi ottimali sia per le condizioni ambientali, sia per le capacità fisiologiche umane che tengono molto in considerazione l'aspetto psicosociale degli astronauti. A bordo della stazione - ha spiegato Parminatano - gli astronauti hanno a disposizione spazi comuni e uno spazio individuale più piccolo di una cabina telefonica, l'unico ambiente privato. Spazi che devono essere efficienti, efficaci e devono soddisfare tutti gli astronauti perché sono gli unici in cui viviamo, in cui possiamo ritagliarci del tempo libero, anche per isolarci individualmente, e in cui lavoriamo". L'astronauta dell'Esa ha poi illustrato "diversi 'rifugi' sperimentati e realizzati con materiali di fortuna, come il paracadute, nel corso degli anni in vari addestramenti per sopravvivere in caso di emergenza come la capanna nella tundra russa a -10 grado o in ambienti carsici sottoterra in Sardegna e in Sicilia con condizioni di umidità al 100% o all'interno del laboratorio sottomarino Aquarius nell'ambito del programma Neemo della Nasa".
   

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