E' "indispensabile" vaccinare chi lavora in teatro, soprattutto nei teatri d'opera dove si trovano grandi masse artistiche che non possono indossare la mascherina o mantenere il distanziamento come cantanti e ballerini: Francesco Giambrone, sovrintendente del Massimo di Palermo e soprattutto presidente dell'Anfols, l'associazione delle fondazioni lirico sinfoniche ne è convinto e per questo motivo ribadisce la richiesta che avanza "da mesi".
"Non abbiamo chiesto corsie speciali ma di essere inseriti nei piani vaccinali del governo, di avere un orizzonte temporale " spiega, aggiungendo che della questione l'assocazione ha "parlato e scritto" con il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini.
"Aspettiamo una risposta da parte sua che è sempre stato molto attento - aggiunge -. Anche perché alcuni teatri sono invitati in tournée all'estero. Con la pandemia si è fermato tutto ma c'è una parziale ripresa dal fine 2021, solo che chiedono che il nostro personale sia vaccinato".
"Il presidente di Confindustria ha dato la disponibilità alle vaccinazioni nelle aziende dei lavoratori e delle loro famiglie. Mi è sembrata una cosa molto bella e forse - osserva - potremmo metterci a disposizione anche noi per le vaccinazioni dei nostri dipendenti e delle loro famiglie".
"E' importante la consapevolezza - è la sua conclusione - del ruolo dello spettacolo, non come intrattenimento, ma come luogo di comunità che serve a fare ripartire il Paese. Noi in questo ci siamo impegnati, anche con lo streaming, perché consideriamo che è un servizio al Paese".
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