Recuperate al largo di Favignana,
davanti alla località Bue Marino, tre anfore fittili italiche
del IV secolo a. C. e un'anfora fittile punica del III secolo a.
C., verosimilmente appartenenti a un relitto naufragato.
L'operazione è stata condotta dai carabinieri del Nucleo per la
tutela del patrimonio culturale di Palermo, in un'attività
congiunta con la Soprintendenza del mare, con l'ausilio
dell'Arma territoriale, del Nucleo subacquei di Messina e grazie
anche all'intervento dell'equipaggio della MV CC 811
"Pignatelli" e del Battello Pneumatico CC 405 del distaccamento
navale di Favignana.
L'intervento è seguito alle indicazioni fornite dagli
archeologi dell'ente regionale e dei carabinieri del Nucleo Tpc
di Palermo. A conclusione delle operazioni i manufatti sono
stati consegnati ai funzionari della Soprintendenza del mare.
"Il mare di Trapani - sottolinea l'assessore dei Beni
culturali e dell'Identità siciliana, Alberto Samonà - continua a
rivelarsi ricco di testimonianze che, di volta in volta, ci
restituiscono la mappatura di quelli che dovevano essere i
traffici commerciali nel Mediterraneo e accrescono la misura
delle relazioni esistenti tra la Sicilia e le altre civiltà,
sottolineandone indirettamente la centralità".
"L'area è risultata ricca di emergenze archeologiche - dice
la direttrice della Soprinten-denza del Mare, Valeria Li Vigni -
e apre a nuove possibili indagini da effettuare in modo
estensivo e sistematico. A seguito di questo ritrovamento,
infatti, stiamo già predisponendo una campagna di ricerca
estensiva dell'area con la collaborazione del Nucleo tutela
patrimonio culturale e del Nucleo subacqueo dei carabinieri".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA