Manfredi Borsellino, figlio del
giudice ucciso in via D'Amelio, riapre nel giorno della memoria
per la strage di Capaci la pagina oscura dei depistaggi. Lo fa a
Uno mattina su Rai 1. Schivo e riservato, per la prima volta
sceglie di parlare in diretta tv, indossando la divisa di vice
questore, e dice: "Mi onoro di portare questa divisa. Sono grato
a tutti gli agenti che in quei giorni accettarono come volontari
di scortare e tutelare mio padre. Dopo l'attentato di Capaci
sapevano a cosa andavano incontro".
Il figlio di Borsellino, che ha scelto la polizia per
proseguire il lavoro e l'impegno del padre, riapre una ferita
mai chiusa. E per la prima volta parla in prima persona delle
inchieste deviate sulla strage del luglio 1992, definite in una
sentenza come la più colossale operazione di depistaggio della
"storia giudiziaria italiana". Manfredi Borsellino usa parole
dure e amare: "Questa uniforme che indosso non l'hanno invece
onorata alcuni vertici della polizia in quegli anni, prima e
dopo la morte di mio padre".
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